Michael C. Hall parla di Dexter in occasione della uscita della quarta stagione in Dvd

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In occasione della uscita in Dvd della quarta stagione completa di Dexter in un cofanetto edito da Universal, andiamo ad analizzare un interessante botta e risposta con il suo inimitabile protagonista Michael C. Hall. C. Hall, dopo essere stato apprezzato da pubblico e critica per la sua struggente performance nel telefilm cult Six Feet Under, ha reinventato se stesso in un ruolo completamente opposto al fragile e introverso David Fisher : il serial killer Dexter Morgan. Dexter, caratterizzato da due parti caratteriali completamente opposte tra loro, essendo un padre di famiglia di giorno e un crudele serial killer giustiziere di notte, ha rappresentato una forte sfida per l’attore, vinta con grande successo.

In questa eccellente quarta stagione Dexter si ritrova a confrontarsi oltre che con sua moglie e la sua numerosa famiglia anche con uno spietato serial killer interpretato da John Lithgow, vero villain della serie nonché vero osso duro da giustiziare. La quarta stagione completa di Dexter è disponibile in Dvd a partire dal 22 giugno 2011. Qui di seguito l’intervista al suo protagonista Michael C. Hall:

La quarta stagione di Dexter descrive il confronto tra Dexter e lo spaventoso Trinity Killer, e la vita matrimoniale del serial killer.
Già, nella quarta stagione Dexter si ritrova in una nuova e sconosciuta dimensione: è nato suo figlio e ne ha altri due adottati: non sta più giocando a fare l’uomo di famiglia, lo è diventato veramente. Questi sviluppi naturalmente rendono difficile per lui mantenere la sua doppia vita.

Come l’hai presa quando ti hanno detto che Dexter sarebbe diventato papà?
Ho riposto molta fiducia nel team di sceneggiatori che avevano il compito delicato di rendere il personaggio di Dexter sempre più umano, o perlomeno in grado di fare una vita il più possibile simile a quella delle altre persone, mantenendo comunque la sua compulsione all’omicidio.

Pensi che Dexter sia maturato?
Credo di sì, ma penso anche che il personaggio mantenga un atteggiamento fondamentalmente ingenuo nei confronti della vita.

Com’è lavorare con John Lithgow?
È un uomo fenomenale ed è stato contento di entrare a far parte della nostra piccola famiglia. Il suo personaggio è un uomo terrificante e dal sangue gelido che non può non scontrarsi con Dexter.

Che tipo di ricerca hai fatto per interpretare un serial killer?
Ho letto le trascrizioni di resoconti di cosa hanno fatto e come lo hanno fatto. Ho trovato molto utili i testi dei profiler dell’FBI dove raccontano come hanno dedicato la loro vita a definire i diversi schemi comportamentali che permettono di individuare i potenziali serial killer. Credo che anche Dexter abbia dovuto familiarizzare con questi testi per eludere i profili. Comunque con un personaggio come lui un salto nell’ignoto è inevitabile, a meno che non si voglia infrangere la legge!

Quando hai accettato la parte ti aspettavi, o speravi, che un lato del tuo personaggio avrebbe mostrato umanità anche se è un serial killer?
Credo che l’unico modo che Dexter avesse per evolversi conquistando il pubblico fosse facendogli vivere esperienze in modi che fossero innegabilmente umani. Allo stesso tempo deve mantenere un elemento intrinseco di sociopatia, altrimenti come riuscirebbe a continuare ad ammazzare la gente? Inoltre non penso che Dexter sia così affidabile come narratore quando afferma all’inizio della serie che non è in grado di provare emozioni umane, che finge su tutto, e che tutto quello che coltiva nella vita in termini di relazioni sia solo per opportunismo.

Pensi che il tuo ruolo in Six Feet Under ti abbia aiutato per Dexter visto che entrambi i personaggi convivono con la morte?
Sapevo che avrei continuato a essere circondato da (finti) cadaveri! E anche vantare ben cinque anni al servizio di una canale via cavo, conoscerne i ritmi e i metodi, mi ha preparato a incrementare la mole di lavoro che andava di pari passo con l’interpretazione di Dexter, che è presente praticamente in ogni scena dello show.

Perché Dexter attrae così tanto il pubblico?
Non lo so, penso che ognuno sia attratto da aspetti diversi. Tuttavia, credo che ciò che attira il pubblico è il fatto che si condivida il senso di disagio e insoddisfazione che provoca una compulsione o il peso di dover mantenere dei segreti, anche se molto difficilmente sono della portata di quelli di Dexter. Gli spettatori tifano per lui perché è alla ricerca del suo vero io, anche se è quello di un omicida, e lo ammirano per aver convertito la sua compulsione in un modo che non lo porta a uccidere indiscriminatamente: sa che togliere la vita solo alle persone che “se lo meritano” non è sufficiente a riabilitarlo, ma almeno è riuscito a limitare gli omicidi ai cattivi. E poi è un buon marito e padre e fratello, ed è bravo nella sua professione “diurna”.

By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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