In programma alla Festa del Cinema di Roma e in onda su Rai Uno, Mike è una miniserie evento, incentrata sulla figura dello storico conduttore, interpretato per l’occasione da Claudio Gioè.
Tra i tantissimi titoli di questa diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma, spuntano anche progetti originali e pensati per il piccolo schermo. Ecco allora che la kermesse internazionale dà modo di godere in una forma diversa, e sicuramente più immersiva, della miniserie evento intitolata Mike.
Sviluppata in due sole puntate, della durata di circa 100 minuti l’una, la miniserie vede protagonisti Claudio Gioè nei panni di Mike Bongiorno, Valentina Romani, Paolo Pierobon, Sandra Ceccarelli, Elia Nuzzolo.
In cabina di regia, Giuseppe Bonito confeziona un omaggio semplice ma affettuoso di una delle figure storiche della nostra società e cultura. Se di Mike Bongiorno non si sa molto, grazie al progetto sarà possibile conoscere qualcosa in più dell’uomo dietro al volto del conduttore che per anni ci ha fatto compagnia ogni giorno dal televisore acceso. Ed è probabilmente questo il punto di forza di Mike, perfetto per tutti i tipi di pubblico e capace di emozionare con una storia che può tranquillamente essere definita universale.
Mike | La trama dell’attesa miniserie evento
Una folla urlante aspetta Mike Bongiorno fuori dagli studi televisivi in cui conduce Rischiatutto. L’affetto che lo circonda è disarmante, sebbene lui si mantenga sempre piutttosto schivo. All’uomo non piace parlare di sè, mettersi in mostra, a meno che non si tratti di lavoro. Tutti lo apprezzano, forse proprio per questa sua umiltà, professionalità ed educazione. Mentre si avvicinano le vacanze estive, e quindi anche una bella pausa dal piccolo schermo e dai vari numerosi impegni, Mike riceve una telefonata: il padre è appena morto, a New York, da solo.
A impensierirlo è l’idea di non aver trascorso abbastanza tempo insieme a lui, eppure tutti sanno quanto il genitore fosse orgoglioso del figlio. Dopo essere tornato in Italia dal funerale, Mike inizia una sorta di tournee estiva chiamata Estate e musica, e ritrova, per coincidenza (o destino) una sua vecchia conoscenza (Valentina Romani). Deciso a non perdere di nuovo i contatti con la giovane, si prepara psicologicamente a qualcosa che lo spaventa molto, ossia un’intervista “a cuore aperto” con un rinomato giornalista (Paolo Pierobon).
“Allegria”, conosciamo il vero Mike Bongiorno
Attraverso l’escamotage dell’intervista, Mike fa un salto temporale e ci riporta indietro nel tempo, all’epoca della Prima Guerra Mondiale. Forse non tutti sanno che Mike Bongiorno fece parte niente meno che della Resistenza, venendo arrestato e incarcerato a San Vittore. Scampato per poco alla fucilazione, trovò impiego come reporter, prima di diventare la “voce dell’America”. Tra flashback e ricordi, la miniserie offre allo spettatore un punto di vista molto ravvicinato, intimo e sentito sulla storia della celebrità italo americana.
Nelle case della gente entrò con il suo storico “Allegria”, ma nella sua esistenza lottò non poco per poterne godere. Dalla separazione dei suoi alla lontananza dal padre, dall’esperienza nei campi di concentramento alla ricerca di una persona con cui condividere i momenti più personali, Mike Bongiorno prende letteralmente (e umanamente) forma in questo nuovo e interessante progetto.