Ti senti reduce da un rave party all’uscita della sala di Mona Lisa and the Blood Moon, il nuovo film scritto e diretto da Ana Lily Amirpour, in concorso a Venezia 78.
La regista aveva già fatto parlare con il suo precedente The Bad Batch, presentato in anteprima sempre a Venezia e ora disponibile su Netflix. Il suo stile è riconoscibile, folle ed eccentrico in modo quasi ipnotico. E Mona Lisa and the Blood Moon conferma il suo talento nell’incuriosire lo spettatore: ci si sente in balia di una narrazione imprevedibile che ti sorprende, cambiando direzione all’interno di una confezione accattivante, glamour e cool.
Mona Lisa and the Blood Moon: la sinossi del film
Una ragazza (Jeon Jong-seo) fugge da un manicomio di New Orleans in una notte di luna piena dove è stata rinchiusa per diversi anni. Ha delle particolari abilità paranormali che la rendono pericolosa, ma sa gestirle e indirizzarle a chi se lo merita. Incontra vari personaggi nel corso della sua fuga, alleati e antagonisti, in un viaggio surreale, psichedelico e pop che coinvolge e intrattiene.
Mona Lisa and the Blood Moon: un viaggio psichedelico e folle
Kate Hudson, Craig Robinson, Evan Whitten e Ed Skrein sono parte del cast e ricoprono perfettamente i rispettivi ruoli. La fotografia vibra di colori fluorescenti, per l’arredamento degli ambienti, gli accessori dei personaggi e gli outfit curati nel dettaglio che contribuiscono all’estetica del film moderna.
La musica ha un ruolo fondamentale, sempre presente ma non fastidiosa o invadente. Accompagna con consapevolezza e ritmo le varie scene, mentre i personaggi, solitudini di varia provenienza, collaborano per sopravvivere in un mondo che non li comprende e non li integra.
Mona Lisa and the Blood Moon è un fantasy thriller di natura indie che suggerisce di tenere sotto controllo l’opera di Ana Lily Amirpour, una regista che ha molto da dire, nel suo linguaggio in cui convivono con equilibrio avanguardia e tradizione.