Kasia Smutniak esordisce alla regia con MUR, un film intimo e di denuncia dal 20 Ottobre al cinema e in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2023.
Il viaggio incerto e pericoloso dell’attrice nella zona rossa è al centro di MUR. L’accesso non è consentito ai media, ma grazie all’aiuto di attivisti locali e con una leggerissima attrezzatura tecnica, Kasia Smutniak raggiunge il confine e filma ciò che non si vuole raccontare.
Dietro la macchina da presa l’attrice sceglie di raccontare una storia intensa e difficile tornando alle sue radici. Di seguito le prime immagini nel trailer ufficiale e la trama del film coraggioso pronto a invadere la Festa del cinema di Roma a Ottobre.
Il trailer di MUR
MUR: la sinossi ufficiale
Marzo 2022, da pochi giorni la Russia ha invaso l’Ucraina e l’intera Europa si è mobilitata per dare asilo ai rifugiati. Il Paese che si è distinto per tempestività e generosità è stata la Polonia, lo stesso Paese che ha appena iniziato la costruzione del muro più costoso d’Europa per impedire l’entrata di altri rifugiati. Una striscia di terra che corre lungo tutto il confine bielorusso, chiamata zona rossa, impedisce a chiunque di avvicinarsi e vedere la costruzione del Muro, il protagonista della storia raccontata in questo film.
Kasia Smutniak torna a casa
Il primo muro respinge i migranti che arrivano da terre lontane attraversando il bosco più antico d’Europa, una frontiera impenetrabile in un mare di alberi. Puszcza Białowieża, così si chiama quel bosco, che, proprio come il mare, è un elemento nuovo per le migliaia di persone che tentano il viaggio. Il secondo, quello di fronte alla finestra di casa dei nonni a Łódź, dove la regista giocava da bambina, è il muro del cimitero ebraico del ghetto di Litzmannstadt.
Cercando di riconciliarsi con il proprio passato, Kasia Smutniak torna a casa con una forte consapevolezza: l’accoglienza non deve fare distinzioni, chiunque sia in pericolo va soccorso, un continente che si definisca democratico non innalza muri.