I ricordi spesso sono la spinta di cui abbiamo bisogno per affrontare alcuni momenti difficili della nostra vita. Il ricordo di un’esperienza che ci ha reso felici magari legata a una persona cara ( nella maggior parte dei casi) che non è più con noi, riesce ad avere la capacità di vivere nel cuore e nella mente delle persone per tutta la vita. O meglio, questo è il desiderio che tutti vorremmo. Purtroppo, c’è una spada di Damocle che pende sulla testa di ognuno di noi e non abbiamo potere per evitare che possa succedere il peggio.
Il passaggio da persona a ‘individuo’ è segnato da una patologia chiamata: perdita della memoria. A differenza di altre malattie, che magari possono manifestarsi con sintomi evidenti, in questo caso nessuno può prevedere cosa accadrà nel nostro cervello. L’incedere del tempo oltre a mostrarsi attraverso le rughe e i capelli bianchi, è segnato anche dall’avvento di malattie come l’Alzheimer che divorano intere esistenze, come fossero cavallette in un campo di grano.
Occhi spenti, persi, smarriti ed espressioni facciali che potrebbero essere riassunte con un quesito: “Chi sei?” dimostrano quanto la vita sia crudele. Un’esistenza passata a fare sacrifici, a trovare l’amore della vita viene messo in pericolo da questa malattia invisibile. Lei decide quando palesarsi e lo fa sempre nei momenti più inopportuni, quando ormai tutto è perduto. Un uomo o una donna senza ricordi è come se non avesse mai vissuto, per questo è importante non lasciare da soli queste persone fragili e cercare di ricostruire un passato – ingiustamente – dimenticato.
Il cinema nel corso degli anni ha rappresentato sul grande schermo, storie molto toccanti incentrate sulla perdita di memoria e lo ha fatto, variando dal genere drammatico, al romantico fino a quello d’azione. A tal proposito, ecco 5 film da vedere o rivedere, con al centro questo argomento, che meriterebbe più attenzione.
Se mi lasci ti cancello
A New York, Joel Barish e Clementine Kruczynski dopo due anni di relazione sono arrivati al limite. La ragazza stufa della situazione decide di rivolgersi alla clinica Lacuna Inc. del dottor Mierzwiak per farsi cancellare i ricordi. Tra i tanti, è convinta a cancellare dalla sua mente Joel. Quando il ragazzo cerca di riavvicinarsi a lei, purtroppo scopre la triste notizia unita al fatto che un altro uomo sta corteggiando la sua – ormai – ex ragazza. Per questo motivo, deluso e ferito decide di ricorrere alla stessa clinica della fidanzata, richiedendo lo stesso trattamento: rimuovere dalla sua mente Clementine.
In maniera estrema e differente rispetto ad altri film, Jim Carrey e Kate Winslet questa tematica mette in luce un aspetto prettamente romantico: due anime gemelle non potranno mai essere separate, se destinate a stare insieme. Se avranno cancellato i ricordi del passato, vorrà dire che avranno tempo per costruirne di nuovi.
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Still Alice
Still Alice è molto più di un film drammatico. Grazie alla bravura in primis di Julianne Moore viene messa sotto i riflettori una malattia mentale e cognitiva che colpisce uomini e donne di tutte le età. L’Alzheimer è senza pietà, perchè non solo distrugge tutti i ricordi giorno dopo giorno, ma rende chiunque non autosufficiente e privo di dignità. Questo è il caso di Alice, una donna affermata nel suo lavoro, moglie e madre di Anna, Tom e Lydia, con la quale cercherà di capire cosa sta succedendo nella sua testa. La diagnosi non solo non lascia dubbi su cosa sta accadendo nel suo cervello, ma la informa che i suoi geni sono stati trasmessi anche ai figli, destinandoli alla stessa sorte.
Il racconto molto delicato e intimo di Still Alice riesce a far entrare in empatia il pubblico, il quale riesce a sentirsi parte integrante della sua famiglia, soffrendo insieme alla donna, ormai demoralizzata dalla situazione che sta vivendo, suo malgrado.
50 volte il primo bacio
Al di là della comicità di Adam Sandler e della dolcezza di Drew Barrymore, in questo film viene messo in evidenza un aspetto che in pochi tengono in considerazione. Spesso, quando si pensa alla perdita di memoria la si associa all’età avanzata e alle varie patologie neurologiche che potrebbero colpire gli anziani.
Nel film di Peter Segal invece è avvenuto l’esatto opposto. La giovane (e sottolineo giovane) Lucy è affetta da una forma di amnesia molto rara: ogni giorno la sua memoria si resetta. Quando incontra Henry, ex donnaiolo, il ragazzo farà tutto quello che è in suo potere per farle ricordare quel loro primo bacio, altre 50 volte.
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Memento
Il protagonista del film diretto da Christopher Nolan è Leonard Shelby è stato testimone della morte dell’amata moglie, avvenuta per mano di due uomini a volto coperto. Nella lite, lui è stato colpito alla testa procurandogli un raro disturbo della memoria, che non gli permette di ricordare avvenimenti accaduti recentemente. Per far in modo che le informazioni acquisite per trovare gli assassini della moglie, non vadano perse, inizia a scrivere tutto utilizzando anche il suo corpo con dei tatuaggi.
Tra i film più importanti del regista, Memento mette in luce un’altra sfaccettatura dei danni che la perdita di memoria procura alle persone. Il trauma alla testa subito dall’aggressione diventa un grosso problema per assicurare alla giustizia i responsabili della morte della moglie. In questa storia viene utilizzato uno strumento che ormai siamo abituati a tenere nelle mani sotto un’altra forma. Leonard per ricordare i volti che incontra e quelli di cui potersi fidare, va in giro con una Polaroid, come noi cerchiamo di immortalare e fermare il tempo con lo smartphone.
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La memoria del cuore
Diretto da Michael Sucsy, con protagonisti Channing Tatum e Rachel McAdams, a seguito di un incidente stradale, Paige, moglie di Leo perde la memoria. Tra le cose che non ricorda finisce anche la storia d’amore con il marito, il quale cercherà di riconquistare il cuore della sua donna in tutti i modi possibili. La forza dell’amore e la volontà di non darla vinta a questo problema neurologico, portano Leo a ripercorrere tutti i momenti più importanti del loro rapporto: dal primo appuntamento alla proposta di matrimonio.