Molti appassionati di film horror si diranno “chissà quanti ci saranno di film belli e paurosi mai arrivati in Italia”. Per chi se lo è detto ecco un titolo che è uno dei più belli, se non il più bello: Alucarda. Una pellicola messicana del 1977, ma arrivato al cinema l’anno successivo. Un film realizzato nel decennio in cui andavano forti le tematiche demoniache, come ovviamente L’esorcista (’73), L’anticristo(’74), Chi sei ? (’74), L’eretica (’75), La casa dell’esorcismo (’75), Omen – Il presagio(’76). Ma Alucarda ha un fascino del tutto diverso rispetto a questi noti film, perché è ambientato nei dintorni di un convento situato tra i boschi messicani nella seconda metà del ‘800. 1865 per la precisione. In Italia abituati a vedere film di produzioni nostrane, americane o in alcuni casi orientali, quando ci capita di vedere film di nazionalità “strane” ci danno un impressione diversa sia nella recitazione che nelle ambientazioni.
Seppur qualche film messicano in Italia si conosce, come Gli uccelli 2 dell’87, Alucarda non essendo neanche uscito in Italia, (reperibile grazie ad internet ), non può che incantare lo spettatore con il suo colore tra l’acceso e l’opaco. Ovviamente non solo per la fotografia si fa apprezzare ma anche per le ambientazioni e la storia, che è diversa dalle solite sulle possessioni. Alucarda è una ragazza quindicenne, cresciuta in un convento per volontà della madre, morta dandola alla luce. Un giorno viene a vivere nello stesso convento la sua coetanea Justine, che ha appena perso la mamma. Alucarda si innamora di lei. Una passeggiata nel bosco cambierà la vita delle due fanciulle : dopo un incontro con un misterioso zingaro, venditore di amuleti che allontanano i demoni, entrano in un castello abbandonato, dove Alucarda rivela a Justine di essere innamorata di lei, avvertendo delle strane presenze. Alucarda dopo aver rinnegato il signore e invocato il diavolo scatenerà le forze del male all’interno del convento.
La trama è simile alla novella di Sheridan Le Fanu “Carmilla” del 1872. I primi piani agli occhi fanno pensare ai film di Lucio Fulci, dato che spesso li inquadrava. Qui la regia è di. Ad interpretare la diabolica Alucarda è un attrice di cui il cognome è già conosciuto agli horrorifili, Tina Romero. Mentre nel ruolo di Justine c’è Susana Kamini. Dopo due anteprime entrambi nel 1977 (in Francia e in Spagna) uscì al cinema in Messico il 26 gennaio 1978, ma passò inosservato anche all’estero. Questi ultimi anni con l’avvento di internet è stato riscoperto e apprezzato. Per molti considerato un incredibile capolavoro. Non mancano gli ingredienti per essere un buon horror: blasfemia, satanismo, tensione, macabro, effetti speciali, sangue, possessioni ed altro, ma in particolare uno sicuramente trasgressivo per l’epoca : il lesbo. Quindi è da non perdere, anche per chi evita di vedere i film con i sottotitoli, perché Alucarda è un vero capolavoro che all’epoca meritava il successo mondiale.