Dopo numerose esperienze come aiuto regista, l’ex Miss Italia Mirca Viola porta sul grande schermo il suo secondo film come regista. Dopo il suo esordio nel 2011 con L’Amore fa male, il 22 maggio esce Cam Girl, una storia drammatica e attuale che punta i riflettori sul fenomeno nascosto e ambiguo delle ragazze che intrattengono gli uomini online, per guadagnarsi da vivere. “Nella prima fase di scrittura del film, abbiamo incontrato alcune ragazze che fanno questo lavoro, e ci siamo accorti che molte di loro lo fanno per scelta, mentre altre perché non riescono ad andare avanti con un lavoro part time o sono state licenziate e non vedono altre possibilità” ha spiegato la regista in conferenza stampa a Roma.
Alice, interpretata da Antonia Liskova, tenta da qualche anno di entrare nel mondo della pubblicità e, dopo l’ennesimo stage da 300 euro al mese, viene rimandata a casa senza alcuna prospettiva. Demoralizzata e delusa, decide di realizzare un sito web per cam girl, coinvolgendo le sue amiche Rossella e Martina, che già fanno questo lavoro per arrotondare e l’ingenua Gilda che lascia il suo lavoro in un bar per far parte del progetto. L’idea di Alice però richiede soldi, tempo e una certa organizzazione, ma anche una mente imprenditoriale spietata e arrivista, che lei non ha. Marco Cocci nei panni di Giovanni, cerca di aiutarla in questo progetto, ma, dopo una prima fase di start up invitante, tutto comincia a precipitare e ad infrangere i sogni delle ragazze coinvolte.
Sullo sfondo di un’Italia soffocata dalla crisi economica e dal fascino per il guadagno facile, i numeri del mercato della prostituzione sono in aumento negli ultimi anni e la presenza delle cam girl coinvolge non solo l’Italia, dove peraltro questa è considerata una pratica illegale, ma anche Svizzera e Stati Uniti. “Si stimano circa 140 mila clienti al mese per un giro d’affari che va da 1 a 2 miliardi di euro annui” ha confermato Mirca Viola. La regista, con questo film distribuito dalla New Moon, ha cercato di raccontare questa realtà scomoda della nostra società, dal punto di vista di quella parte di ragazze disperate e talmente stanche di cercare il loro posto nel mondo, da decidere di spogliarsi davanti ad una webcam per il piacere di perfetti sconosciuti. Il tema del film è senza dubbio importante e difficile da affrontare, ma nonostante il low budget a disposizione, Cam Girl risulta un film misurato e lineare, con un ritmo uniforme e una sceneggiatura semplice ma adatta alla storia che si vuole raccontare. Oltre alla partecipazione di Marco Cocci, Maria Grazia Cucinotta e Antonia Liskova, il cast è composto soprattutto da giovani talenti, come Alessia Piovan, Ilaria Capponi, Sveva Alviti, Mauro Conte, Nicholas Gallo e Giovanni Corrado. Mentre le ragazze sono convincenti e verosimili, i ruoli maschili sono deboli e artefatti, poco coinvolgenti e, a tratti, scolastici. L’impronta del film sembra appartenere più al mondo della fiction, e la regia è ordinaria e non osa particolarmente, ma, vista la tematica già particolarmente impegnativa, si apprezza di più una narrazione delicata e poco artificiosa. Molte scene sono arricchite dalla colonna sonora curata dalla cantautrice torinese Silvia Tancredi, che per l’occasione ha scritto il brano The Cage, “per esprimere il desiderio di liberarsi dalle “gabbie dorate” che ci tengono prigionieri delle nostre vite”.