Un nome particolarmente caro al Future Film Festival, che ha avuto l’onore di ospitarlo nel 2004 e ha contribuito alla diffusione e alla conoscenza in Italia di tutta la sua opera fino a quest’ultimo Cheatin’, premiato – spiega la motivazione della giuria – “per la sapienza plastica, la qualità pittorica, la fluidità dell’animazione, per le evocazioni della grande tradizione autoriale italiana: Mattotti, Toccafondo e Scarabottolo“. Plympton, continua la giuria, “come succede ai grandi è riuscito a trasfigurare la classica vicenda amorosa in una continua, originale invenzione visiva ed emotiva, vincendo la scommessa di costruire un lungometraggio senza parole“. Cheatin’ racconta la storia di Jake e Ella, che si incontrano in un fatidico incidente agli autoscontri e diventano la coppia più felice nell?intera storia del romanticismo. Ma quando una donna intrigante insinua una punta di gelosia nel loro perfetto corteggiamento, insicurezza e odio provocano una fine prematura. Solo con l’aiuto di un mago caduto in disgrazia e della sua macchina dell’anima proibita, Ella riesce a prendere forma nelle numerose amanti di Jake, combattendo disperatamente tra inganno e fallimento nel tentativo di recuperare il proprio destino.La giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali, al cartoon ecologista Tante Hilda! di Jacques-Rémy Girerd e al film a episodi Short Peace (diretto, tra gli altri, dal grande Katsuhiro Otomo), “come conferme della vitalità, dell’attualità, del fascino e dell’eleganza nelle grandissime scuole di animazione giapponese e francese“.Tra gli oltre 100 cortometraggi del concorso Future Film Short, sostenuto quest’anno dalla Provincia di Bologna, la giuria composta dall’autore televisivo e sceneggiatore Mario Bellina, dalla Docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera Maura Pozzati e dalla disegnatrice Silvia Ziche, ha deciso di premiare Mr. Hublot, il piccolo, grande film di Laurent Witz già vincitore quest’anno dell’Oscar come miglior corto animato: “per l’originalità del mondo, della storia e dei personaggi, realizzati con un character design capace di mescolare in modo divertente elementi tecnologici e biologici. La storia diverte e commuove pur nella sua semplicità e impressiona per la qualità tecnica”. Menzione speciale a Wind di Robert Loebel, “per l?originalità dell’idea, vero punto di forza del cortometraggio che ha momenti di grande ironia e divertimento. Stupisce il graphic design perfettamente al servizio della storia“. Il premio del pubblico del concorso Future Film Short è andato invece al francese La Buche de Noel di Vincent Patar e Stéphane Aubier.
La XVI edizione del festival, dal tema “Futuropolis – Le città del futuro“, ha visto in programma grandi anteprime (da Rio 2 – Missione Amazzonia a Si alza il ventodi Hayao Miyazaki, da Goool! a Rio 2096). Tra gli ospiti presenti, il regista di Rio 2 Carlos Saldanha, protagonista di una lezione di cinema, Guido Manuli, Ivan Cotroneo, Jean Régnaud ed Emile Bravo, Alvise Avati.
Platinum Grand Prize:
Cheatin’ di Bill Plympton (USA 2013)
per la sapienza plastica, la qualità pittorica, la fluidità dell’animazione, per le evocazioni della grande tradizione autoriale italiana: Mattotti, Toccafondo e Scarabottolo. Plympton, come succede ai grandi, è riuscito a trasfigurare la classica vicenda amorosa in una continua, originale, invenzione visiva ed emotiva, vincendo la scommessa di costruire un lungometraggio senza parole.
Menzioni speciali:
Tante Hilda! di Jacques-Rémy Girerd (Francia 2014) e Short Peace di Katsuhiro Otomo, Shuhei Morita, Hiroaki Ando, Hajime Katoki (Giappone 2013)
Future Film Short – Premio della Giuria (in collaborazione con Provincia di Bologna):
Mr. Hublot di Laurent Witz (Lussemburgo 2013)
Future Film Short – Menzione speciale:
Wind di Robert Loebel (Germania 2013)
Future Film Short – Premio del Pubblico:
La Buche de Noel di Vincent Patar e Stéphane Aubier (Francia 2013)
Premio Franco La Polla:
al saggio Beast of the Southern Wild – Welcome into the Myth of the End of the World di Laura Luppi