Era dai tempi di Seven che non si vedeva sul grande schermo un thriller così ben costruito, intrigante ed avvincente come Gone Girl, presentato in anteprima alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. David Fincher realizza un nuovo capolavoro, ispirato al libro di Gillian Flynn ed interpretato da Ben Affleck e Rosamund Pike nei ruoli della coppia protagonista.
Nick Dunne è sposato con Amy. All’inizio della loro relazione, sono tremendamente innamorati e affettuosi, ma dopo alcuni anni di matrimonio quell’ equilibrio si trasforma e la loro casa diventa un terreno segnato da conflitti e discussioni sempre più accese. Il giorno del loro quinto anniversario, Amy scompare nel nulla, la polizia ritrova alcuni indizi seminati nei luoghi frequentati normalmente dalla coppia, e Nick si ritrova al centro di una tempesta di accuse, sospetti e timore per il proprio futuro da uomo libero.
Fincher si muove su sentieri a lui noti, ritrovando lo stile impeccabile e intrigante del thriller contaminato dall’umorismo e dal noir. La sua capacità di viaggiare su una linea narrativa che coinvolge generi diversi, ci ha già conquistato con i passati successi Fight Club e Seven, ma Gone Girl si potrebbe definire una black comedy, costruita su una sceneggiatura puntuale e perfetta, che non perde di vista nemmeno il più piccolo dettaglio. Il film ha un ritmo costante e sembra un orologio con una meccanica perfetta che scandisce le varie scene. Il pubblico utilizza quest’ultime come tessere di un puzzle per scoprire piano piano qualcosa in più e arrivare al finale del film, completamente in linea con il resto della storia. Mentre Ben Affleck è convincente ma si conferma ancora una volta migliore come regista che come attore, l’interpretazione di Rosamund Pike lascia senza parole. La sua Amy è ipnotica, inquietante ed enigmatica come richiede la sceneggiatura, sull’impronta dei personaggi femminili di Attrazione Fatale o La Guerra dei Roses. Tuttavia Fincher è attento a dare il giusto risalto anche ai personaggi secondari come la sorella di Nick, il detective che indaga sulla scomparsa della donna, l’avvocato Tunner e altri. I dialoghi sono intensi e audaci, ma anche estremamente sarcastici e ironici, confezionando un film brillante e coinvolgente, difficile da paragonare con altri precedentemente realizzati.
Gli sguardi, i sospetti e i segreti della coppia e degli avvenimenti, si intrecciano sulle note originali e suggestive della colonna sonora realizzata da Trent Retnor. Si respira un’aria moderna e un’audacia stilistica, ma anche legata ai film più caratteristici di Hitchcock e nulla è lasciato al caso. Da vedere assolutamente, distribuito nelle sale italiane a partire dal 18 Dicembre 2014 dalla 20th Century Fox.
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