Abbiamo visto in anteprima per voi una delle pellicole più attese dell’anno: Il grande Gatsby. Diretto da Baz Luhrmann, scritto da Baz Luhrmann e Craig Pearce e interpretato da Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire, Carey Mulligan, Isla Fisher e Jason Clarke, Il grande Gatsby racconta la storia dell’aspirante scrittore Nick Carraway (Tobey Maguire) che, abbandonato il Midwest Americano per cercare fortuna, decide di trasferirsi nella peccaminosa e seducente New York degli anni venti. Deciso ad inseguire il sogno americano e a riallacciare i rapporti con l’elegante e sensuale cugina Daisy (Carey Mulligan) Nick si trova ad essere il vicino di casa del misterioso Jay Gatsby (Leonardo DiCaprio), un ricco milionario perennemente impegnato in strambe strategie di marketing e in spettacolari feste. Ma i guai sono dietro l’angolo. Gatsby, segretamente innamorato di Daisy (sposata con il rude e infedele Tom Buchanan), rischierà il suo impero e la sua stessa vita per riconquistarla, distruggendo tutti i sogni di speranza e gloria di Nick.
A distanza di ben dodici anni dall’indimenticabile musical interpretato da Nicole Kidman ed Ewan McGregor, arriva in tutti i cinema italiani il suo indiretto e sconnesso sequel: Il grande Gatsby. Introdotto da un prologo tragico e amaro e accompagnato da uno sviluppo surreale e rumorosamente pop, Il Grande Gatsby ripercorre tutte le tappe salienti di Moulin Rouge senza riuscire però a convincere quanto il suo predecessore: innanzitutto Tobey Maguire e Carey Mulligan non sono all’altezza di Ewan McGregor e Nicole Kidman. E in secondo luogo lo stesso Luhrmann pecca di eccessiva libertà nella prima parte dell’opera per appoggiarsi troppo sul classico di F. Scott Fitzgerald in tutta la soporifera parte finale del film. Questo ed altre piccole pecche fanno de Il grande Gatsby un’opera leggermente sconnessa, a tratti esaltante e a tratti deludente. Una continua salita e discesa in cui Luhrmann riesce a confermare il suo incredibile talento di regista senza però riuscire rubare il cuore degli spettatori come avvenne con Moulin Rouge o con Romeo + Giuletta. Ma ovviamente stiamo guardando nel dettaglio.
Il grande Gatsby è visivamente meraviglioso, musicalmente impeccabile (il motivo principale del film è la spettacolare Young and Beautiful di Lana Del Rey) e scenograficamente sontuoso. La finezza e l’immaginazione di Baz Luhrmann ritrovano l’ispirazione dopo il deludente Australia e si riaffacciano sul vero terreno fertile del regista di Moulin Rouge: la cultura pop. Accompagnato da filmati d’epoca, da spettacolari zumate, da un 3D intelligente e da una colonna sonora da togliere il fiato Il grande Gatsby pur senza convincere appieno si conferma uno dei prodotti meglio confezionati dell’anno. Se solo Luhrmann ci avesse messo lo stesso cuore e la stessa passione di Moulin Rouge forse Il grande Gatsby sarebbe potuto essere (come anticipato a inizio recensione) il suo interessante e magniloquente sequel. Ma come ben si sa non è facile replicare determinate circostanze cinematografiche. Così Il grande Gatsby rimane un’opera meravigliosa ma non impeccabile, coinvolgente ma non (eccessivamente) emozionante, perfetta ma non totalmente efficace: uno spettacolare affresco che pur mancando di alcuni contenuti essenziali mantiene sempre l’unicità della regia di Baz Luhrmann.
Il grande Gatsby uscirà in tutti i cinema italiani il 16 maggio 2013.
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