Al via domani 28 giugno la 15.ma edizione dell’International ShorTS Film Festival, organizzato dall’associazione Maremetraggio, in programma a Trieste fino al 5 luglio. Inaugurazione ufficiale alle ore 20 al Caffè del Teatro Verdi di Trieste per brindare al ricco programma di quest’anno.
La serata proseguirà con la proiezione delle prime opere prime in concorso per la sezione “Nuove Impronte” alle 21 al Teatro Miela con “L’Arbitro” di Paolo Zucca con Stefano Accorsi, Geppi Cucciari, Jacopo Cullin, Alessio Di Clemente, Marco Messeri, Benito Urgu e Francesco Pannofino. «L’Arbitro – spiega il regista – è una sorta di prequel dell’omonimo cortometraggio, vincitore nel 2009 del David di Donatello e del Premio della Giuria a Clermont- Ferrand, nonché del premio come miglior corto italiano a Maremetraggio. Si tratta di una commedia sui generis, che mescola toni e generi cinematografici molto diversi: dal comico al tragico, dall’epico al grottesco, dal musical al western. Girato in bianco e nero per volontà di astrazione, L’Arbitro ha aperto le Giornate degli Autori a Venezia e ha partecipato ai principali festival internazionali come Busan, Shangai, Guadalajara, Tromso, Sydney, Dubai. A breve uscirà commercialmente in Giappone, Francia e Argentina». A seguire, alle 22.45 sarà la volta di “Fat Cat” del friulano Michele Fiascaris, commedia gangster ambientata tra Italia e Londra con due buffi criminali da strapazzo. «Ho realizzato questo film – racconta Fiascaris – con l’intento di creare una parodia del film gangster, una dark comedy all’Italiana. Essendo io cresciuto con i film di Tarantino e Guy Ritchie, mi sono sempre chiesto perché nessuno avesse provato a esplorare questo genere nel Bel Paese. Fondata la Crazy Horse Pictures insieme al mio socio Marco Cainero, abbiamo racimolato un modestissimo budget, messo insieme una troupe di giovani filmmakers internazionali e un cast di giovani talenti, e girato il film tra il Friuli e Londra. Il tutto nel giro di qualche mese».
I lungometraggi saranno preceduti nella stessa sede dalle 19 dal film “Sud” di Gabriele Salvatores dedicato alla retrospettiva su Francesca Neri subito dopo il “Rewind” della serata – il corto “Il nano più alto del mondo” di Francesco Amato – uno dei tanti saggi/esercizi dei registi che si sono diplomati al Centro e che sono passati per Trieste in questi 15 anni in occasione del festival che si potranno visionare nel corso di tutto il festival grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Inizia alle 21.30 in Piazza Verdi con il maxi schermo all’aperto la sezione Maremetraggio dedicato ai “Top of the shorTS”, selezionati tra oltre 1200 cortometraggi provenienti da tutti gli angoli del pianeta e già vincitori di almeno un premio, che si contenderanno – insieme al corto esordiente selezionato dal contest “un’altra chance” in collaborazione con la rivista Fabrique du Cinema – il premio Punto Enel di 10.000 Euro assegnato da una Giuria per l’occasione anch’essa internazionale, composta dal regista israeliano Benjamin Freidenberg, il casting manager francese Nicolas Ronchi, il fotografo tedesco Dirk Vogel e Monique Catalino, che si occupa di relazioni cinematografiche internazionali e Cinzia Spironello, responsabile distribuzione cortometraggi. Moltissimi i premi che verranno assegnati oltre al Premio Punto Enel: per i cortometraggi italiani più interessanti in gara, in palio anche il prestigioso premio “Studio Universal”, realizzato grazie al rinnovo della partnership tra Maremetraggio e Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT), la TV del cinema da chi fa cinema, che consiste nell’acquisizione dei diritti Pay per la trasmissione televisiva del numero uno italiano dei “Top of the ShorTs”, selezionato da una giuria del Canale. E poi il premio al miglior corto d’animazione, il premio al miglior montaggio italiano assegnato dall’AMC (Associazione Montatori Cinematografici), Premio Oltre il muro al miglior corto italiano, il Premio Enel Green Solution e il Premio Piquadro attribuito dal pubblico.
I cortometraggi proiettati domani 28 giugno saranno ben undici: l’italiano “Ce l’hai un minuto?” Di Alessandro Bardani, dalla Germania “Border Patrol” di Peter Baumann, lo spagnolo “Avec le temps” di Iván Díaz Barriuso, la produzione cinese-statunitense “Above the sea” di Keola Racela, ancora il tedesco “Zweibettzimmer” di Fabian Giessler, il turco “8 ay” di Hüseyin Aydin Gürsoy, dagli USA “Josephine and the Roach” di Jonathan Langager, l’austriaco “The Interviewer” di Genevieve Clay-Smith, dal Messico “Música para después de dormer” di Nicolás Rojas Sánchez, il nipponico “Lami” di Christophe & Oliver Defaye e infine dal Belgio “Rotkop” di Jan & Raf Roosens.