Attenzione spoiler! Se non avete ancora visto il film Rogue One e desiderate non scoprire alcun dettaglio, vi consigliamo di salvare questa pagina tra i preferiti e leggerla dopo la visione del film.
Una delle migliori cose del film di Gareth Edward, Rogue One: A Star Wars Story, è il perfetto connubio tra gli elementi classici e l’aggiunta di nuovi, e questo è ancora più evidente nella rappresentazione dell’Impero. Non solo abbiamo la possibilità di vedere gli avamposti imperiali sui nuovi pianeti e le diverse divisioni nei ranghi del governo, ma anche il ritorno di personaggi classici come Grand Moff Tarkin e Darth Vader. Ci sono tanti elementi così interessanti che qualcuno potrebbe chiedersi perché escludere proprio l’Imperatore Palpatine.
Sarebbe stato molto facile introdurre l’Imperatore in Rogue One, visto che l’attore Ian McDiarmin è ancora molto attivo, ma la verità è che la sua presenza avrebbe seriamente turbato il film. Non solo questi avrebbe distrutto l’equilibrio di potere tra i tre antagonisti principali – Orson Krennic, Tarkin e Darth Vader – ma avrebbe potuto danneggiare il flusso drammatico che esiste tra i precedenti film di Star Wars.
Vale la pena notare che il punto di forza di Rogue One non è il malefico piano messo in atto dai cattivi, ma almeno sembra esistere un interessante dinamica che riguarda tutti i personaggi che maggiormente intrattengono il pubblico. Ed è una dinamica che sarebbe andata perduta completamente se fosse apparso l’Imperatore Palpatine sulla scena. All’interno del film c’è un triangolo relazionale tra Krennic (che cerca in tutti i modi di attirare l’attenzione col suo operato); Tarkin ( che cerca di guadagnare credito attraverso il lavoro sulla Morte Nera svolto da Krennic); e Darth Vader (che sovrintende tutte le operazioni).
Possiamo dire che per la maggior parte del tempo Rogue One si interessa delle vicende della ribellione, ma non avrebbe comunque potuto mettere in scena tutte le sfaccettature caratteriali dei tre villain principali se ci fosse stato l’Imperatore che pretende che tutti si prostrino ai suoi piedi. Ciò servirebbe solo a sminuire tutte le operazioni che l’impero cerca di mettere in atto,come,d’altronde, non dovrebbe essere così semplice potere invocare il consiglio dell’uomo che ha in mano tutta la Galassia.
Facendo un ulteriore passo in avanti, ci sarebbe ancora qualcosa da dire su come l’Imperatore avrebbe sconvolto questa esperienza; Quando si guarda la trilogia originale, si può notare che l’arrivo di Palpatine è atteso con una certa trepidazione – come quando è assente in Una Nuova Speranza, poi lo vediamo sottoforma di ologramma in L’impero Colpisce Ancora e infine appare in Il Ritorno dello Jedi.
Anche se Rogue One A Star Wars Story è stato criticato per alcune scelte riguardo l’approccio con la saga e la gestione di alcuni camei, si può dire con certezza che la scelta di non inserire l’Imperatore non è stata errata. È stata una scelta intelligente di Gareth Edwards che ha sicuramente giovato al suo film nel complesso.