Il 10 aprile prossimo uscirà in tutte le sale italiane il nuovo attesissimo film di Darren Aronofsky: Noah. Interpretato da Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ray Winstone, Emma Watson, Logan Lerman, Douglas Booth ed Anthony Hopkins Noah racconta la storia di Noè (Russell Crowe), un semplice uomo scelto da Dio per intraprendere una missione volta a salvare le specie animali dal diluvio apocalittico che distruggerà il mondo. L’uomo, sin dal peccato primordiale, non ha dimostrato di essere degno della bontà divina e Noè insieme alla moglie (Jennifer Connelly), ai suoi tre figli (Logan Lerman, Douglas Booth, Leo McHugh Carroll) e alla giovane Ila (Emma Watson) vengono incaricati dal Signore di costruire una magniloquente arca per sopravvivere al diluvio. A complicare le cose sopraggiungerà Tubal-Cain (Ray Winstone), un uomo assetato di vendetta che farà di tutto per uccidere Noè e impadronirsi così dell’arca. Tra segni di Dio, distese di animali provenienti da tutte le parti del pianeta ed epiche battaglie tra giganti e l’esercito di Tubal-Cain Noè affronterà l’ultima sfida del pianeta prima della rinascita di una nuova Terra.
Dopo lo spettacolare e torbido Il cigno nero Aronofsky compie la scelta coraggiosa di portare sul grande schermo la storia di Noè. Un’operazione ambiziosa, difficile e costosa (oltre 125 milioni di dollari di budget) splendidamente vinta dal visionario regista di Pi greco, Requiem for a Dream e L’albero della vita. Perché vinta? Innanzitutto perché Noah è un grandioso blockbuster denso di ritmo e azione ma caratterizzato dallo stile personale di Aronofsky. In secondo luogo perché Noah non fa sconti alla storia raccontata nella Bibbia riportando anche momenti di forte tragicità e violenza. E poi perché il brillante cast capitanato da Russell Crowe e Jennifer Connelly (di nuovo insieme dopo A beautiful mind) e composto da giovani star del calibro di Emma Watson, Logan Lerman e Douglas Booth arricchisce il film di quello spirito e quella intensità che solo i grandi kolossal di un tempo hanno. A caratterizzare positivamente Noah contribuiscono anche gli ottimi effetti speciali, in parte realizzati a mano (come l’enorme arca, voluta da Aronofsky nella sua interezza per garantire al cast il maggiore senso di realismo possibile) e in parte ovviamente al computer (le distese infinite di animali che vanno a popolare l’arca) che danno all’opera l’epicità giusta per rendere credibile il racconto. Emozionante, avvincente e visionario Noah è l’ennesima prova riuscita di Aronofsky, un regista capace di eccellere in tutti i generi cinematografici in cui si imbatte. Noah, distribuito dalla Universal Pictures International Italy, uscirà in tutte le sale italiane il 10 aprile 2014.