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Dopo tre sequel di scarso successo, un remake e un prequel arriva finalmente il seguito ufficiale di uno dei film horror più amati degli ultimi quaranta anni: Non aprite quella porta 3D. Diretto da John Luessenhop (Takers), sceneggiato da Adam Marcus, Debra Sullivan e Kirsten Elms e interpretato da Alexandra Daddario, Dan Yeager, Trey Songz, Scott Eastwood, Tanya Raymonde e Shaun Sipos, Non aprite quella porta 3D prosegue la leggendaria storia della famiglia Sawyer, brutalmente uccisa da alcuni abitanti del luogo dopo la fuga di una delle loro numerose vittime. Decenni più tardi la giovane Heather (Alexandra Daddario) scopre di aver ereditato una tenuta in Texas da una misteriosa nonna mai conosciuta. Non avendo nulla da perdere la ragazza decide di andare a vedere la dimora ereditata e così inizia un “divertente” viaggio on the road con il suo fidanzato e alcuni amici. Giunti nel posto i ragazzi al solo nome dei Sawyer suscitano subito l’ostilità degli abitanti della cittadina, ancora duramente colpiti dai terribili crimini della famiglia di cannibali. Ma Heather cerca di non farci troppo caso. La sua dimora è bellissima, elegante, regale. Ricca di oggetti di valore e infinitamente grande. Unico difetto. Nelle fondamenta della casa, dietro una porta metallica chiusa a chiave, oltre una lastra a scorrimento ferrata si nasconde il più crudele degli oggetti ereditati: Leatherface.

TCM3D_Day26_0216_RA distanza di sette anni dall’ultimo deludente prequel, Luessenhop tenta di riaggiornare la saga con un capitolo a metà strada tra il remake e il sequel e vince (almeno in parte) la sfida. Non aprite quella porta 3D è un bizzarro ma interessante esperimento. Scollegato dagli ultimi cinque capitoli e invece mirabilmente connesso al primo indimenticabile episodio di Tobe Hooper Non aprite quella porta 3D è un film estremamente divertente, originale e dinamico con delle punte di imprevedibilità tali da lasciare lo spettatore disorientato. Infatti laddove il film di Luessenhop per certi aspetti pecca di banalità per tutta la prima parte (è veramente facile capire alcuni sviluppi del film) dell’opera, nella seconda stupisce con delle trovate davvero originali, capaci di sovvertire l’intero ordine del film. Non vi spoileriamo nulla ma vi assicuriamo che nel finale del film sarà molto difficile distinguere tra buoni e cattivi della storia, un espediente mai utilizzato in questo genere di film in cui i cattivi solitamente rimangono tali senza mai presentare evoluzioni. Ve lo immaginereste un Freddy Krueger umanizzato? O un Jason di Venerdì 13 con dei sentimenti? Bene, perché in questo nuovo adattamento troverete un Leatherface mai visto nella storia del cinema horror.

In conclusione Non aprite quella porta 3D, nonostante alcune fastidiose pecche di sceneggiatura (molte cose vengono dette e mostrate ma senza sviluppi) e alcune morti decisamente poco cruente visto il genere del film (soliti problemi di censura?), è uno degli horror più divertenti e interessanti degli ultimi tempi, merito di una regia dinamica, di un interessante uso dei suoni (due, tre salti sulle sedie sono assicurati) e di un 3D intelligente (voleranno motoseghe contro di voi e avrete il pregio di vedere Leatherface in action dal punto di vista della vittima) e mai gratuito. In poche parole qualora voleste un buon horror di intrattenimento, originale e terribilmente divertente non perdetevi per nulla al mondo questo Non aprite quella porta 3D. Non aprite quella porta 3D uscirà in tutti i cinema italiani il 28 febbraio 2013.

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By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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