Oscar 2016, le dieci esclusioni più eclatanti

E’ arrivato come ogni anno il momento di tirare le somme sulla stagione cinematografica appena giunta al suo termine, con gli immancabili riconoscimenti hollywoodiani, dai Golden Globes agli Oscars. Anche questa volta le nomination della Academy non sono riuscite a convincere e ad accontentare tutti, a causa di alcune esclusioni “eccellenti” spesso inspiegabili e apparentemente immotivate. Ecco una lista delle dieci assenze più eclatanti di questa 88esima edizione degli Oscar.

10. Idris Elba – Miglior attore non protagonista (Beasts of no nation)

Pur non interpretando un ruolo principale in Beasts of no nation, la prova di Idris Elba nei panni del comandante africano è sicuramente uno dei maggiori punti di forza del dramma bellico diretto da Cary Fukunaga, incentrato sulla tragedia dei bambini soldato. Un vero peccato, per una pellicola che non è riuscita a raggiungere il successo sperato (e meritato).

9. Il Viaggio di Arlo – Miglior film di animazione

Nonostante la Disney Pixar corra come assoluta favorita con il suo Inside out, è stata notata da molti la totale assenza di una pellicola altrettanto valida e ben costruita come quella de Il viaggio di Arlo. Accanto alla immancabile presenza di Quando c’era Marnie dello Studio Ghibli (da sempre prediletto dalla commissione giudicante), la Academy ha scelto di candidare la trasposizione cinematografica di Shaun, vita da pecora e il poco conosciuto Boy & the world del brasiliano Alê Abreu.

8. Charlize Theron – Miglior attrice non protagonista (Mad Max: Fury Road)

Nonostante la “gioiosa macchina da guerra” messa in campo dal genio visionario di George Miller sia riuscita a conquistare (con una certa sorpresa) ben dieci nomination, rimane comunque inspiegabile la totale assenza (già verificatasi ai Golden Globes) di Charlize Theron nella categoria di “miglior attrice non protagonista”. Il personaggio di Furiosa è sicuramente uno degli elementi più riusciti della pellicola, e una delle interpretazioni migliori nella carriera della bella attrice sudafricana.

7. Ridley Scott – Miglior regia (The Martian)

Reduce dal successo dei Golden Globes, dove ha conquistato il riconoscimento come miglior “commedia”, il britannico Ridley Scott era uno dei nomi dati per certi dai diversi “scommettitori” per la statuetta di “miglior regista”. In molti pensavano (a ragion veduta) che fosse giunto il doveroso momento di premiare finalmente un grande autore spesso ingiustamente criticato e sottovalutato dalla Academy, nonostante i tanti capolavori alle spalle, da Alien a Blade Runner. Provaci ancora Ridley.

6. Michael B. Jordan – Miglior attore protagonista (Creed)

E’ innegabile come la recente operazione “nostalgia” costruita dal giovane e talentuoso regista Ryan Coogler sia riuscita a raccogliere consensi unanimi sia da parte della critica specializzata che da parte del pubblico. Uno dei meriti più importanti di questo nuovo Creed è stato sicuramente quello di valorizzare un attore come Sylvester Stallone, spesso costretto negli ultimi anni a ruoli macchiettistici e bidimensionali. Il celebre interprete di Rocky è riuscito a portarsi a casa un Golden Globe come “miglior attore non protagonista” e a strappare una nomination nella stessa categoria anche a questi ultimi Oscar. Nonostante ciò, sembra che nessuno si sia accorto della formidabile interpretazione del giovane Michael B. Jordan, nei panni di un Adonis credibile e ben caratterizzato. Nessuna soddisfazione anche per il regista Ryan Coogler, colpevole forse della fin troppo giovane età. 

5. Steve Carell – Miglior attore non protagonista (La grande scommessa)

Nonostante La grande scommessa sia stata una delle maggiori sorprese di questa tornata di nomination, portandosi a casa ben cinque candidature, risulta inspiegabile il mancato riconoscimento della formidabile prova di Steve Carell. E’ giunto il momento di riconoscere il grande talento di un attore che, dopo la superba prova di Foxcatcher, sta dimostrando anno dopo anno grande impegno e versatilità. La divertente e intelligente pellicola sarà comunque rappresentata nella categoria “miglior attore non protagonista” da Christian Bale.

4. La mancanza di Sicario di Denis Villeneuve

A parte la (quasi obbligata) menzione di Richard Deakins nella sezione “miglior fotografia”, la bellissima pellicola di Denis Villeneuve, lucida analisi sul narcotraffico in Messico e sulla connivenza di gran parte del sistema americano, sembra non aver riscosso grandi consensi tra i membri della Academy. Nessuna nomination per Sicario quando, a nostro parere, sarebbe stato quanto meno doveroso candidare Emily Blunt e Benicio Del Toro per le loro magistrali interpretazioni.

3. Carol – Miglior film

Probabilmente una delle decisioni più discusse e controverse, la toccante quanto elegante pellicola di Todd Haynes è rimasta tagliata fuori a sorpresa dalla categoria di “miglior film”, nonostante fosse considerata da tutti come uno dei maggiori contendenti in questa 88esima edizione degli Oscar. Assenza ancora più pesante se si pensa come anche lo stesso cineasta statunitense sia stato inspiegabilmente escluso dalla cinquina dei “migliori registi”. Inevitabilmente confermate invece le nomination come “miglior attrice” per Cate Blanchett e “miglior attrice non protagonista” per Rooney Mara.

2. La totale assenza di Quentin Tarantino

Non è un segreto che il polemico e vivace cineasta del Tennessee non sia uno dei nomi prediletti dai membri della commissione. Era quindi prevedibile anche in questo 2016 il mancato riconoscimento del lavoro svolto per The hateful eight, candidato solo nelle categorie di “miglior colonna sonora”, grazie alle musiche di Ennio Morricone, e in quella di “miglior attrice non protagonista” con Jennifer Jason Leigh. Inspiegabile invece la totale assenza di Tarantino dalla cinquina di “miglior sceneggiatura originale” e “miglior regia”.

1. Aaron Sorkin – Miglior sceneggiatura originale (Steve Jobs)

In cima a questa lista era impossibile non inserire il nome di Aaron Sorkin, dato da molti come sicuro vincitore della statuetta d’oro per la “miglior sceneggiatura originale” dello Steve Jobs diretto da Danny Boyle, e invece inspiegabilmente escluso dalla competizione. Tante le voci circa questa decisione, per molti dettata dalla posizione scomoda dal punto di vista politico del celebre scrittore. Ai membri della Academy non saranno andate giù alcune puntate della controversa e spietata satira di The newsroom ?

By Davide Sette

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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