Un piccolo esperimento geniale. Così si potrebbe definire Pecore in Erba, l’opera prima del giovane regista Alberto Caviglia che arriva nelle sale italiane il 24 Settembre distribuito da Bolero Film. Davide Giordano interpreta il giovane Leonardo Zuliani, un ragazzo che scompare nel 2006 senza lasciare traccia, dopo aver condotto una vita piena e tortuosa all’insegna di una lotta personale contro gli ebrei. Infatti, fin dalla tenera età, Leonardo sembra mostrare i sintomi di una vera e propria intolleranza antisemita che lo spinge ad alcune scelte di vita che, da adolescente, lo portano sotto i riflettori. La notizia della sua scomparsa diventa un’emergenza nazionale e, dalle piccole e caratteristiche strade di Trastevere, Leonardo diventa un simbolo di speranza e libertà in tutto il mondo.
Caviglia ha inventato un genio della comunicazione, fumettista, stilista, scrittore e attivista per costruire intorno alla sua figura un mokumentary, ovvero un finto documentario che inventa un nuovo modo per parlare di antisemitismo, pregiudizio e diversità. Il registro scelto è quello della satira, che permette al racconto di giocare e divertire lo spettatore, trattando un tema molto complesso e sempre attuale, nonostante le radici antichissime che hanno sconvolto più volte la storia del mondo e delle varie popolazioni, divise dall’appartenenza religiosa e da un’ideologia. Alla base di Pecore in Erba risulta evidente un intenso lavoro di ricerca e documentazione che la produzione ha effettuato per trovare il materiale utile a ricostruire la vita del protagonista e il contesto storico e politico che fa da sfondo alla sua impresa originale e folle allo stesso tempo. Geniale l’idea di immaginare questo “antisemita puro” che porta avanti un pensiero chiaro e univoco perchè la natura lo ha creato così e non è vittima di un lavaggio del cervello o influenze dall’esterno. Il film procede costruendo una storia dalle testimonianze dirette dei familiari e amici di Leonardo, mentre il suo psicoanalista ne delinea un ritratto personale basandosi sulle sedute che ha avuto con il ragazzo. Caviglia tira i fili di un gioco elegante e convincente in cui personaggi immaginari convivono con quelli reali all’interno di contesti realistici come talk show, case, luoghi di ritrovo e vie della città di Roma facilmente riconoscibili.
Tra i volti noti che si alternano nel cast appaiono Carolina Crescentini, Francesco Pannofino, Vinicio Marchioni, Vittorio Sgarbi, Gianni Canova, Corrado Augias, Giancarlo Magalli, Enrico Mentana e tante altre personalità della tv e dello spettacolo che interpretano se stessi raccontando la loro opinione su questo ragazzo considerato un po’ il Forrest Gump che ha cambiato la storia. Pecore in Erba è un esperimento divertente e satirico che lancia diversi spunti di riflessione di natura sociale e politica, nonchè culturale e fa sperare in un cinema italiano capace di rinnovarsi ed inventare qualcosa di nuovo, fresco e creativo.
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