Call of Duty, Uncharted e Assassin’s Creed sono i videogames che appassionano i teenager di oggi ma tanto tempo fa, nei primissimi anni ’80, i giochi che ipnotizzavano milioni di persone erano ben altri. Pac-Man, Space Invaders e Donkey Kong erano infatti i titoli che monopolizzavano le sale giochi di tutto il mondo creando una videogames-mania che avrebbe preso poi direzioni (nell’epoca dei pochi Bit) impensabili. E l’obiettivo di Pixels, il nuovo bizzarro e divertente film di Chris Columbus nato dal corto di Patrick Jean, è proprio quello di rispolverare le icone del mondo games. Ma come giustificare l’arrivo di Pac-Man nel mondo contemporaneo. La risposta è semplicissima: un’ invasione aliena. Sam Brenner (Adam Sandler), Will Cooper (Kevin James) e Ludlow Lamonsoff (Josh Gad) sono infatti tre ex adolescenti appassionati di videogiochi costretti a salvare il pianeta dagli attacchi di una razza aliena che, avendo scambiato dei videogames lanciati nello spazio per una dichiarazione di guerra, prende le forme pixelate dei vari Pac-Man, Donkey Kong, Galaga e Space Invaders.
Un plot assurdo e decisamente simpatico che conquista non solo i bambini di oggi ma anche gli ex adolescenti degli anni ’80, curiosi di vedere sul grande schermo la mitica palla gialla mangiatutto creata da Tohru Iwatani. Ed è proprio la scena che vede interagire Pac-Man con il suo creatore una delle sequenze più riuscite del film di Chris Columbus, un’opera che diverte nonostante il taglio tipicamente sandleriano e a tratti trash della Happy Madison Production. Molte sono infatti le battute poco riuscite, le situazioni esageratamente prevedibili e la perenne indecisione tra il taglio demenziale alla Sandler e quello classico per famiglie alla Columbus. Ma parliamo di un film che mostra il mitico Pac-Man nelle vesti inedite di invasore alieno ed essere esageratamente critici non ha senso.
Dopotutto Pixels intrattiene regalando una storia (a suo modo) geniale, momenti di grande divertimento ed incredibili effetti speciali 3D che portano fuori dallo schermo gli iconici videogames degli anni ’80. Probabilmente ci saremmo aspettati un pizzico di classe in più dal regista di Mamma ho perso l’aereo, Mrs. Doubtfire, L’uomo bicentenario ed i primi due storici Harry Potter ma visti il plot assurdo e la presenza interpretativa e produttiva di Adam Sandler, il risultato è complessivamente vincente. Come è vincente il taglio pop, l’elettrizzante colonna sonora che spazia dai vecchi successi dei Queen alle hit del momento ed il ritmo iper-veloce che ci porta in un lampo al Game-Over. Un Game-Over che però, come i vecchi giochi omaggiati nel film, dura ben poco perché la tentazione di mettere il gettone e premere Start Again prende il sopravvento sullo spettatore facendolo sperare in un sequel incentrato su videogames degli anni ’90 come Street Fighter 2, Mortal Kombat e Tomb Raider. Ma prima di sognare in grande vi invitiamo a vedere Pixels, un divertente e nostalgico film che, come il mitico Pac-Man, invaderà tutte le sale italiane il prossimo 29 luglio.
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