Robert Rodriguez e Frank Miller a Roma per presentare Sin City 2

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Abbiamo incontrato, in occasione della presentazione stampa di Sin City 2 – Una donna per cui uccidere, i registi Robert Rodriguez e Frank Miller. Tratto dalla graphic novel omonima di Miller, il film segue le vicende di sei personaggi disposti a tutto per sopravvivere ai terribili crimini di Sin City. Ecco cosa ci hanno raccontato Robert Rodriguez e Frank Miller durante la conferenza stampa di Roma.

bob5Sono passati dieci anni dal primo film. Che cambiamenti tecnici avete trovato nella realizzazione di questo sequel?

Robert Rodriguez: Quando abbiamo girato il primo film gli attori e la troupe non conoscevano ancora bene la tecnica del green screen e si sono dovuti fidare di me perché non erano a loro agio con questo tipo di tecnologia. Stavolta invece erano abituati a lavorare con il green screen, avevano una maggiore esperienza. L’innovazione maggiore resta comunque l’uso del 3D perché l’universo di Frank prende vita in modo molto più forte.

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Che cosa ti ha ispirato nel creare questi personaggi?Frank Miller

: Sono cresciuto vedendo tanti film di genere crime e noir. I miei personaggi vengono da varie parti, ad esempio quello interpretato da Eva Green è la quintessenza della femme fatale, una donna terrificante, sexy e anche tragica. Mentre Marv è sempre stato per me una sorta di barbaro che vive in un contesto urbano.

Ci sono stati dei cambiamenti nel cast, ad esempio Josh Brolin al posto di Clive Owen, perché?

Robert Rodriguez: Ovviamente l’idea di far tornare Clive Owen nel cast c’era ma era già impegnato. Poi Josh Brolin ci ha regalato una performance bellissima, così alla fine abbiamo deciso di fargli girare anche la seconda parte del film.

Frank Miller: Gli attori bravi sono sempre impegnati e noi siamo stati molto fortunati ad avere avuto questo incredibile cast. Gli attori contribuiscono tanto al successo di un film.

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Secondo Will Eisner i fumetti e il cinema non hanno niente in comune, cosa pensi al riguardo?Frank Miller

: Quando ho disegnato Sin City non volevo minimamente portarlo sul grande schermo. E’ stato Robert a spiegarmi come fare. E’ riuscito a creare una nuova forma di cinema. Per quanto riguarda Eisner posso dire che abbiamo avuto un rapporto molto intenso fatto di tante cene e di tante discussioni su tutto. Un rapporto burrascoso ma comunque intenso.

Come è nato il vostro cameo nel film?

Robert Rodriguez: Nella sceneggiatura c’era scritto solo che il personaggio di Jessica Alba doveva guardare un vecchio film in tv. Poi abbiamo deciso di girarlo noi. E’ stata l’ultima sequenza dell’ultimo giorno di riprese.

bob3Perché avete utilizzato molte immagini sexy nel film?

Robert Rodriguez: Il film è basato sul lavoro di Frank Miller e doveva essere il più fedele possibile. I nudi disegnati da Frank sono nudi eleganti. Mentre giravamo mostravamo alle attrici i disegni di Frank per far capire loro il valore artistico delle scene.

Come è stato il lavoro sul set?

Robert Rodriguez: Io e Frank abbiamo un rapporto di grandissima collaborazione e poi amiamo entrambi tantissimo il fumetto. Quando giravamo non ricordavamo neanche di chi fosse l’idea, l’importante era solo il risultato. Poi quando avevamo idee diverse le provavamo entrambe e vedevamo quale funzionava meglio. Ci siamo divertiti tantissimo, ogni giorno non vedevamo l’ora di tornare sul set.

Che cosa aggiunge l’utilizzo del 3D al film?

Robert Rodriguez: Se vedete questo film in 2D e poi in 3D vi accorgete che il 3D aggiunge tanto all’opera, dà vita al mondo creato da Miller, un mondo fatto di immagini asciutte, in cui un puntino bianco si percepisce più facilmente come un fiocco di neve. Il 3D aiuta sicuramente a concentrare l’attenzione sugli elementi fondamentali immaginati da Frank.

Sin City – Una donna per cui uccidere uscirà in tutte le sale italiane il 2 ottobre 2014.

               

By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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