Silent Hino, la web serie ispirata a Silent Hill

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Continua con sempre più successo il fenomeno artistico del momento, la web serie, ovvero una serie di episodi di fiction realizzati per una gratuita fruizione attraverso il web destinati a far conoscere a tutto il mondo cineasti, attori e autori di ogni genere. Dopo il successo ottenuto da Homicide: Second Shift (spin-off della serie Homicide: Life on the Streets reso disponibile nel 1997 sul sito della NBC), Homicide.com e Pioneer One il fenomeno della web serie ha invaso anche l’Italia con le recenti serie italiane Freaks! The Series e la modesta Il mondo di Franca. Ora, una delle web serie più attese del momento è la misteriosa Silent Hino, realizzata dal brillante Angelo Maci. Ispirata alle atmosfere del videogame/film di successo Silent Hill, Silent Hino porta avanti un nuovo concetto di web serie, in cui solo sulla base delle visualizzazioni youtube è possibile vedere nuovi episodi. Per ora il tetto massimo da raggiungere per vedere il primo episodio è di 1000 visualizzazioni del trailer ufficiale. Quindi qualora foste curiosi di vedere di cosa tratta questo misterioso Silent Hino cliccate più che potete sul trailer ufficiale della web serie, postato alla fine del nostro articolo. Potete trovare qui sotto una serie di domande al regista Angelo Maci che ci svela in anteprima alcuni dettagli sulla web serie del momento, Silent Hino:

1) La web serie Silent Hino, chiaramente ispirata al film/videogame Silent Hill, è una riproposizione fedele delle atmosfere dell’opera originale, una parodia sullo stile di Scary Movie o qualcosa di ancora diverso?

Silent Hino vuole essere soprattutto un esperimento video, una web series antropologica che scava nei vari dialetti pugliesi pieni di influssi stranieri dovuti alle invasioni turche e spagnole dei secoli passati. Le puntate, che saranno otto, verranno uplodate in base alle visualizzazioni degli utenti, e volta per volta sveleranno quello che di mostruoso c’è a Silent Hino. Sarà anche una sorta di detective story che in parte prenderà le distanze dal film/videogame Silent Hill, ma che avrà come unico trade d’union la morte di Alessa.

2) Per quale motivo tra tanti videogame e film di successo ha optato proprio per Silent Hill, una delle opere più difficili da riportare sullo schermo, soprattutto in relazione al basso budget della web serie?

Ho deciso di utilizzare Silent Hill in primis per il messaggio del videogame/film, vale  a dire l’emarginazione e l’eliminazione del diverso, di ciò che è ritenuto straniero. Alessa viene messa al rogo perché ritenuta una strega. In secondo luogo ho creato il gioco di parole SILENT HILL/ SILENT HINO perché la web series sarà interamente girata in Puglia.

3) Vista la sua esperienza in film tratti da videogame quale è la sua personale classifica delle migliori opere cinematografiche tratte da questi survival horror?

Il primo Resident Evil, Doom, Alone in the dark. Resta il fatto che è sempre difficile rielaborare la storia di un videogame per il cinema, e sono contrario a questa ondata di film/videogame così come sono contrario ai film tratti dai fumetti della Marvel, addirittura uscirà un nuovo Spiderman che ci rigirerà la frittata del ragno, e quel film scialbo di Dylan Dog che ha denaturalizzato l’essenza del fumetto della Bonelli, ma si sa con le major americane non si discute.

4) Ci può rivelare qualcosa in più su questo Silent Hino? Ovvero dettagli sulla trama, sugli eventuali sequel, sui personaggi, sul budget utilizzato e sul cast?

Il budget è low cost, gli attori salentini e per quanto riguarda la trama mi limito a dire che si tratta di una detective story dove gli spettatori dovranno indagare sull’omicidio di Alessa, non un omicidio fisico, ma un po’ come la morte di Mary Alice Young in Desperate Housewives, chissà se è mai esistita o se è solo frutto dell’ipocrisia delle persone. Verrà girato con una Canon 7D, ma la forza di tutta la web series è nel linguaggio utilizzato in ogni puntata, surreale e al tempo stesso pieno di indizi per la risoluzione del caso.

5) Cosa ne pensa di Silent Hill il videogame (e degli eventuali sequel) e della trasposizione cinematografica di Christophe Gans? 

Silent Hill, il videogame, è una pietra miliare della piattaforma playstation, nulla da dire. Il film è interessante anche se pecca, a mio parere, nella sceneggiatura. Il problema della fede cieca che porta ad ammazzare una persona solo perché ritenuta d’intralcio è già qualcosa che si intuisce dalle prime immagini di Christabella che cerca di proteggersi all’interno della chiesa, anche se palesemente colpevole. Un po’ come avviene ne Il mistero di Sleepy Hollow dove la comunità è protetta solo nella chiesa. Comunque una buona pellicola che rispecchia l’essenza del videogioco e soprattutto non stanca lo spettatore.

6) E’ la sua prima esperienza da regista o ha già lavorato ad altre web-serie/produzioni artistiche?

È la mia prima esperienza come regista di una web series, ho collaborato a vari documentari: L’aeroporto Fantasma di Giuseppe Ferrara, Belcanto di Edoardo Winspeare, per citarne alcuni. Quest’anno è uscito il mio documentario patrocinato dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia dal titolo TRAÇOS NO LIXO girato interamente nella favelas di Brasilia che sta partecipando a vari festival internazionali. Ho tanti sogni nel cassetto, come credo moltissimi miei colleghi, e cerco di portarli avanti con la consapevolezza che il periodo non è dei più rosei, ma si va avanti a testa alta.
La differenza la faranno le persone che hanno fame, non chi è già sazio!

TRAILER

By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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