A pochi giorni dall’uscita del film arrivano i primi, discordanti, pareri sul nuovo film SPECTRE – 007, in uscita il 5 novembre in tutte le sale italiane. Alcuni fortunati colleghi della stampa britannica hanno avuto infatti l’occasione di visionare la nuova pellicola di Sam Mendes in anteprima mondiale. Nonostante i tanti giudizi positivi, sembra che gran parte dei giornalisti non abbia completamente apprezzato il nuovo lavoro del regista di Reading, dichiarandolo “barocco” nella messinscena.
Partiamo però da chi invece ne è rimasto entusiasta, come Robbie Collin del Telegraph, che descrive questo ventiquattresimo capitolo dell’agente segreto come un “atto di pura negromanzia cinematografica”, in cui i fantasmi delle passate avventure fanno capolino per tutta la durata della pellicola, conferendole un raffinato e piacevole retrogusto nostalgico. Per Collin la nuova fatica di Mendes riesce addirittura a superare il precedente e celebratissimo Skyfall, di cui questo è naturale seguito e conclusione. The Guardian, inoltre, definisce questo nuovo SPECTRE come “assolutamente eccitante e spettacolare”, elogiando la profondità politica e sociale di una sceneggiatura che sembrerebbe seguire una linea quasi “pro-Snowden” nei suoi duri attacchi al mondo delle intercettazioni e alle continue minacce alla privacy dei cittadini. Per Peter Bradshaw il nuovo film di Mendes abbandona qualsivoglia tipo di autorialità e virtuosismo narrativo per abbracciare il “chiassoso divertimento” dei libri originali di Ian Fleming. Anche altre riviste del settore altrettanto influenti, come Empire o Variety, promuovono il nuovo capitolo dell’agente segreto più famoso del mondo, pur evidenziandone alcuni difetti. Per le due riviste britanniche il film è inferiore in quasi tutti gli aspetti al precedente Skyfall, a causa soprattuto di alcuni personaggi privi di carisma e poco sviluppati, a partire dalla “dimenticabile” bond girl Léa Seydoux e dalla vedova interpretata da Monica Bellucci. Anche il misterioso antagonista interpretato da Christoph Waltz sembra non riuscire a eguagliare il Silva di Javier Bardem, così crudele e realistico. A pestare giù duro è invece il Financial Times che, dichiarando la pellicola un palese fallimento, ironizza su di una sceneggiatura dichiarata così “choppy”, discontinua e frastagliata, da ricordare le pellicole dell’avant-guarde francese.
Pareri discordanti anche sull’ interpretazione di Daniel Craig. Se per i giornalisti di The Guardian e Daily Mail l’attore americano è uno dei migliori Bond mai visti sullo schermo, alla pari della inossidabile icona di Sean Connery, mentre per CineVue, che affibbia al film una pesante insufficienza, Craig interpreta un personaggio fin troppo irritante e arrogante, reso maggiormente inadeguato da una sceneggiatura che punta su gag ripetitive e fuori luogo. Ciò che invece trova tutti d’accordo è la regia di Mendes, sempre accurata e perfetta, in grado di regalare momenti visivamente magnifici e sequenze di azione girate con maestria e capaci di trasmettere frenesia e adrenalina. Menzione d’onore anche alla fotografia dell’olandese Hoyte Van Hoytema, che aveva già lavorato in precedenza con Christopher Nolan per il suo Interstellar. Nonostante ciò, il giudizio complessivo non è negativo e il film, allo stato attuale, colleziona un discreto 69 sulle piattaforme di aggregazione di recensioni come Metacritic. Molto è sicuramente costato il paragone col bellissimo film precedente, in quanto Mendes ha dovuto affrontare una sua stessa eredità difficile da superare. Non ci resta che aspettare di vedere il film direttamente al cinema per esprimere un nostro personale parere, nella consapevolezza che, nel bene o nel male, questo nuovo SPECTRE farà parlare di sé per molto tempo.