A quattro anni di distanza dal primo capitolo Liam Neeson torna a vestire i panni dell’agente di CIA in pensione Bryan Mills in uno dei sequel più attesi dell’anno: Taken La Vendetta. Bryan, due anni dopo il rapimento di Kim (Maggie Grace), affronta con ansia ogni singolo spostamento della ragazza e spronato dalla ex moglie Lenore (Famke Janssen) a vivere più serenamente decide di trascorrere qualche giorno con la famiglia a Istanbul. Tutto sembra procedere per il meglio per i Mills, riuniti anche in seguito alla separazione di Lenore dal secondo compagno, ma il pericolo è dietro l’angolo: un gruppo di albanesi, collegati ai criminali del primo capitolo, decide di vendicarsi nei confronti di Bryan per l’ uccisione di numerosi membri della loro setta. Rapito (da qui Taken il titolo) insieme a Lenore, Bryan istruisce (tramite un geniale telefonino incorporato nella scarpa) la figlia Kim a usare pistole, sfrecciare a 200 all’ora (Kim non ha ancora preso la patente ma è una vera e propria pilota) e lanciare granate per liberarlo dalla prigionia a cui è stato costretto e concludere una volta e per tutte la questione con il gruppo di criminali albanesi.
Il primo capitolo, ribattezzato in Italia Io Vi Troverò, è stato un vero e proprio successo di pubblico e critica (oltre 230 milioni di dollari incassati worldwide) grazie ad una trama intelligente, un Liam Neeson in splendida forma e una regia a dir poco perfetta. Purtroppo le brillanti qualità del primo capitolo, come è solito accadere nei sequel, non sono state riprodotte in questo atteso Taken:La Vendetta per vari e ovvi motivi. Innanzitutto la fretta. Nonostante siano passati ben 4 anni dal primo capitolo Taken:La Vendetta è un film terribilmente frettoloso, avventato, scritto e diretto solo per fini puramente commerciali. In secondo luogo la trama, geniale nel primo capitolo e banale e scontata in questo secondo. Taken non può ripresentare all’infinito la stessa identica sequela di azioni: l’infelicità coniugale, il rapimento, il riscatto, la resa dei conti e dulcis in fundo la felicità coniugale. Tutti sappiamo di vedere un film d’azione, ma dopo la genialità del primo capitolo è un po’ triste trovarsi davanti al solito e classico action movie americano. In terzo luogo la regia e le dinamiche del film: Megaton non è Morel (basti vedere Transporter 3) e nonostante sia riuscito a scampare al disastro non ha mantenuto alto il livello della saga.
E poi, per quanto apprezzabile il tentativo di elevare il ruolo di Maggie Grace da vittima ad eroina, il risultato finale è poco più che modesto. L’attrice non ha decisamente la stoffa della bond girl e la sua filmografia non fa che confermarlo, basti pensare che in Lost interpretava Shannon, uno dei personaggi meno amati in tutto il telefilm. Inoltre allo spettatore interessa solo ed unicamente il personaggio di Liam Neeson, che per una buona metà del film (essendo imprigionato) fa solo da sfondo alle dinamiche della storia. Se nel terzo capitolo la protagonista diventasse Lenore, potremmo dichiarare conclusa, indegnamente, una saga iniziata nel migliore dei modi. In conclusione Taken:La Vendetta è un classico action movie americano, tutto botte, esplosioni, macchine cappottate e inseguimenti. Un film visto e rivisto di cui non si sentiva il bisogno. Al cinema dall’11 ottobre 2012.
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