Una serie di piatti sofisticati introduce The Dinner, il dramma dalle sfumature thriller presentato in concorso alla sessantasettesima edizione del Festival Internazionale del Film di Berlino. Diretto da Oven Moverman e interpretato da Richard Gere, Laura Linney, Steve Coogan, Rebecca Hall e Chloe Sevigny, The Dinner racconta l’esclusiva cena tra il politico Stan Lohman (Richard Gere), suo fratello Paul (Steve Coogan) e le rispettive consorti. Il motivo della reunion è un tragico evento che coinvolge i figli, colpevoli di un crimine che accenderà un dramma dalle conseguenze devastanti.
Un cast corale
Quando un regista decide di adattare un’opera su una cena, deve scegliere ottimi convitati per catturare l’attenzione del pubblico. Una missione complessivamente riuscita per Oren Moverman, l’autore di Oltre le regole – The Messenger e Gli invisibili, che chiama un cast straordinario per mettere in scena il complesso romanzo di Herman Koch.
Se lo splendido Carnage di Roman Polanski esaltava il talento di John C. Reilly, Jodie Foster, Kate Winslet e Christoph Waltz, The Dinner relega i bravi (ma sottotono) Gere, Linney, Coogan e Hall in ruoli triti e ritriti. Ritroviamo il politico spinto dal buonismo (Gere), la madre disposta a tutto per proteggere i suoi figli (Linney), il professore con tendenze maniaco-depressive (Coogan) e la moglie-trofeo costretta nel silenzio (Hall). Personaggi cliché che non mettono in luce le qualità interpretative di un eccellente cast corale.
Una cena quasi perfetta
“Il film va oltre il libro. Abbiamo rivisitato la storia americana e il peccato originale”, ha affermato il regista Oren Moverman alla Berlinale 2017. Una scelta stilistica che, allontanando The Dinner dal romanzo di Koch, lo trasforma in altro. Una pellicola densa di drammi familiari, storici e razziali che confonde lo spettatore con una struttura fondata su basi eccessivamente fragili. Ed è un vero peccato perché con un cast del genere e una sceneggiatura più a fuoco sarebbe potuto venir fuori il thriller dell’anno!
Sospeso tra chiavi di lettura opposte tra di loro (Moverman passa dalla lussureggiante cena al terrificante crimine senza seguire una direzione precisa) The Dinner affronta troppe tematiche senza analizzarne nessuna. Dall’ossessione della guerra civile americana di Paul Lohman all’analisi delle complesse dinamiche di una famiglia disfunzionale, Moverman trasmette allo spettatore le inquietudini dell’America contemporanea, segnata da violenti episodi di cyber bullismo (non a caso i “criminali” utilizzano i social come palcoscenico) e totale assenza di emozioni.
Che cosa sareste disposti a fare per proteggere i vostri figli? Sembra chiedere il film di Moverman al pubblico della Berlinale. Una domanda che, come l’inefficace epilogo, resta senza risposta. Ma che senso ha adattare un’opera senza trovare una dimensione cinematografica che ne esalti i contenuti?
Caratterizzata da affascinanti sfumature dalle tonalità rosso-sangue ma limitata da un’esplicita e arrogante messa in scena, The Dinner è un thriller che delude le aspettative. Una cena che, dagli appetizers al dessert, non è indimenticabile come ci saremmo aspettati leggendo il menù.