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Alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma è stata presentata la nuova opera di Stephen Daldry: Trash. Il film racconta la storia di Rafael (Gabriel Weinstein) e Gardo (Rickson Tevez), due ragazzi che smistano rifiuti nelle favelas di Rio. Durante una delle loro giornate tipo trovano un portafoglio contenente la foto di una bambina, un nome e alcuni numeri che sembrano essere un codice. Quando la polizia locale si fa avanti offrendo una grande ricompensa a chiunque avesse trovato il portafoglio i ragazzi capiscono l’importanza dell’oggetto e iniziano a cercare di scoprire i segreti che nasconde. Aiutati da Rato (Luis Eduardo) Rafael e Gardo iniziano una straordinaria avventura piena di terribili ostacoli, tra cui il pericoloso Frederico (Selton Mello), un uomo disposto ad uccidere chiunque si metta sulla sua strada. Saranno Padre Julliard (Martin Sheen) e la sua giovane assistente Olivia (Rooney Mara) gli unici ad aiutarli nell’impresa. Un’impresa iniziata solo per un unico motivo, perché era giusto farlo.

Dopo due capolavori del calibro di The Hours e The Reader non era sicuramente facile per Stephen Daldry ripetere la magia. Così, assoldato quel genio di Richard Curtis per scrivere la sceneggiatura Stephen Daldry ha deciso di cambiare totalmente genere adattando per il grande schermo il fantastico libro di Andy Mulligan.

Trash_article_story_largeE la scelta si è rivelata vincente. Sviluppato con uno stile che ricorda a tratti il The Millionaire che trionfò ai premi Oscar 2009 (e anche qui possiamo scommettere su almeno un paio di nomination) Trash è un film che funziona per tanti motivi. Primo tra tutti tre giovani protagonisti di una bravura sorprendente e un coprotagonista, Martin Sheen, capace di regalare grandissime emozioni. In secondo luogo una sceneggiatura perfetta (ma parliamo di Richard Curtis, uno degli sceneggiatori più bravi di sempre) che racconta le avventure dei tre protagonisti senza sbavature, incoerenze, muovendosi perfettamente in archi temporali differenti e concludendo la storyline di tutti i personaggi della storia. Il ritmo poi è un altro punto a favore di Trash, un film che nonostante i quasi 120 minuti di durata non annoia mai grazie ad una miscela perfetta di azione, dramma e realismo. Realismo che però lascia spazio anche a quel pizzico di magia che da sempre accompagna gli script di Curtis e che rende Trash una fantastica odissea che lancia un velo di speranza su una situazione difficile come quella delle favelas brasiliane. Trash uscirà in tutti i cinema italiani il 27 novembre 2014.

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By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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