Tutto pronto per l’apertura del Far East Film Festival il 19 Aprile

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Tutto è pronto, al Teatro Nuovo, per la grande opening night del quindicesimo Far East Film Festival, attesa venerdì 19 aprile a partire dalle 20.00 con il corto The Jury di Kim Dong-ho (il gigante sudcoreano cui il FEFF 15 assegnerà il Gelso d’oro alla carriera), con lo splendido spy-thriller The Berlin File e con l’anteprima mondiale della comedy It’s Me, It’s Me, accompagnata a Udine dal regista Satoshi Miki e dal protagonista: il super pop idol Kamenashi Kazuya. E proprio per l’arrivo di Kazuya, amatissimo non solo nel suo Giappone ma in mezzo mondo (dall’Asia, appunto, all’America Latina), si sta scatenando un vero e proprio delirio sul web! L’annuncio è rimbalzato dappertutto alla velocità del suono, tra Facebook e Twitter, e i commenti delle ammiratrici pullulano di punti esclamativi e di cuoricini.

La fama di Kazuya (ballerino, cantautore, attore, personaggio televisivo, produttore, conduttore radiofonico, modello) è tale e tanta, del resto, che le misure di sicurezza richieste ufficialmente dalla sua agenzia prevedono, tra l’altro, il servizio di bodyguard, la garanzia di un accesso riservato a Teatro e di un’apposita waiting room, l’obbligo di annunciare al pubblico il divieto assoluto per foto e riprese. Non è certo la prima volta che il Far East Film Festival si confronta con il fenomeno del divismo (ricordiamo, per esempio, i casi eclatanti di Andy LauSimon YamFrancis Ng e, ovviamente, della bellissima Zhou Xun), ma il clamoroso effetto-Bieber di Kamenashi Kazuya non ha paragoni! Ma ora torniamo, brevemente, ai due film d’apertura. The Berlin File (a Udine in anteprima europea) è l’ultimo film del maestro degli action sudcoreanei Ryoo Seung-wan ed è ambientato a Berlino, trasudando atmosfere da Guerra Fredda. Nella capitale tedesca, un agente speciale della Corea del Nord sta negoziando un accordo sulle armi con un’organizzazione terrorista araba. A breve, anche la CIA, il Mossad e la Corea del Sud saranno implicati nella trama. E inizia, così, una fuga fino all’ultimo respiro… Di tutt’altro segno è, invece, It’s Me, It’s Me, storia surreale del commesso Hitoshi che innesca un meccanismo imprevedibile: vedrà infatti spuntare due copie di se stesso, una serie e una più buffa. Dopo il terrore iniziale il ragazzo comincia a sfruttare le circostanze. Ma la situazione degenera, i duplicati cominciano a moltiplicarsi ed i contorni della realtà a sfumare…

Tra blockbuster e oasi d’autore, il FEFF 15 continua a puntare lo sguardo sul presente e sul futuro del cinema asiatico offrendo 57 titoli che attingono alle migliori produzioni degli ultimi mesi (senza dimenticare 6 corti griffatiFresh Wave Hong Kong 3 titoli di e con King Hu). Ecco, raccontata in poche righe, la quindicesima edizione. Ecco la finestra che si spalancherà, dal 19 al 27 aprile, sul lontano est. Ecco un festival che riconfermerà, con orgoglio, quello che ha sempre voluto essere: una festa del cinema. Un punto d’osservazione esclusivo e strategico sulle tendenze, gli stili e il mercato d’Oriente. Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore, Taiwan. Lasciando parlare i numeri: 3 anteprime mondiali13 anteprime internazionali19 anteprime europee. Ed entrare alTeatro Nuovo “Giovanni da Udine” (con i suoi 1.200 posti sempre gremiti) sarà, ancora una volta, come frequentare una sala di Tokyo, Manila o Seul!

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