È stato presentato in occasione della sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma il nuovo film di Frédéric Jardin: Nuit Blanche. Il film racconta la storia di un ufficiale di polizia, Vincent (Tomer Sisley), che coinvolto da un suo collega in una missione corrotta volta a derubare il carico di droga di alcuni criminali, viene riconosciuto dal boss del quartiere Marciano (Serge Riaboukine) che per vendetta gli rapisce il figlio, Thomas (Samy Seghir). Vincent se vuole rivedere Thomas vivo ha solo una notte per restituire l’imponente carico di droga a Marciano e, a dispetto delle mire egoistiche del suo collega, decide di agire da solo recandosi nel club del malvivente per restituirgli il maltolto. A complicare ulteriormente la situazione di Vincent, oltre ad una profonda ferita inflittagli durante la missione dai criminali di Marciano, vi sono alcuni personaggi secondari, Lacombe (Julien Boisselier), un agente di polizia corrotto e Feydek (Joey Starr), il vero ed unico padrone del carico di droga, decisamente irritato con Marciano per l’improvvisa scomparsa della sua roba. Vincent, pur essendo ferito e debilitato, si troverà a lottare contro un’intera cosca di mafiosi provando in tutti i modi a salvare la vita di suo figlio Thomas.

Il film di Frèdèric Jardin è un ottimo film di azione, dinamico e interessante in tutte le sue molteplici sfaccettature. Jardin se a tratti può ricordare in alcune riprese videoclippare la cinematografia di Besson (in particolar modo Léon) o Leterrier (Danny the Dog), in altri punti si distacca completamente dai suoi predecessori, realizzando un film carico di tensione e imprevedibilità, a fronte di un budget decisamente basso. Nuit Blanche, oltre ad incuriosire lo spettatore grazie ad un continuo incastrarsi di eventi e situazioni, racchiude nei suoi 98 minuti di proiezione, una molteplicità di significati, a partire dallo stesso titolo: Nuit Blanche potrebbe stare a significare sia l’intera notte passata in bianco a scappare e a uccidere dei protagonisti sia il colore del carico di droga rubato a Marciano. Oltre a sparatorie e violenza, Nuit Blanche racchiude in se stesso anche una profonda meditazione sul complicato rapporto padre-figlio: Vincent, un padre incapace di dedicarsi e comunicare con suo figlio Thomas, finisce con l’aprire totalmente il suo cuore solo in una situazione di estremo pericolo, dimostrando al ragazzo per la prima volta nella vita il suo profondo amore di padre. Vincent spara, uccide, cade e si rialza e tutto per un unico motivo, salvare la vita di suo figlio Thomas. Supportato dalle musiche techno del locale di Marciano, Nuit Blanche stordisce lo spettatore in una moltitudine di scene di combattimento, sparatorie e inseguimenti, arricchite dalla ottima performance di Tomer Sisley, perfetto nella parte del poliziotto senza anima Vincent. A contribuire alla caratterizzazione di un film di azione pieno vi sono anche degli attori secondari che, da Riaboukine a Seghir, permettono la riformulazione di un mondo di criminalità spaventosamente vicino a quello reale. Nuit Blanche è un adrenalinico film di azione, senza slow motion o eccessivi effetti speciali, che con la modestia di un piccolo film convince e stupisce lo spettatore in un continuo ribaltamento dei personaggi e delle situazioni. Nuit Blanche insieme ad Hysteria e a Trishna va certamente ad arricchire l’interessante catalogo di questa sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, regalando allo spettatore 98 minuti di azione, adrenalina e sentimento, un mix perfetto di emozioni che lo rende un’opera da vedere e rivedere.