Anche se mancano pochi mesi alla prossima edizione degli Academy Awards, e un sacco di film devono ancora essere svelati, una cosa è certa: il gruppo di attrici degne di nota è alquanto numeroso. Mentre Tom Hanks e Casey Affleck sembrano essere gli unici attori con una marcia in più rispetto agli altri per ricevere il premio Oscar (rispettivamente per Sully e Manchester by The Sea), il mondo femminile di Hollywood sembra ricco di alternative.
Emma Stone con La La Land e Natalie Portman con Jackie guidano la carica con quello che sembra il miglior lavoro della loro carriera. La coppia è seguita da Amy Adams che ha ricevuto molti consensi per l’intelligente film di fantascienza del regista Denis Villeneuve, Arrival (qui il cd della colonna sonora del film) insieme ad Annette Bening per il film 20th Century Woman. All’estremo opposto Viola Davis è diventata una delle contendenti più accreditate dopo le recensioni sul film Barriere, ruolo che le ha permesso di aggiudicarsi il Tony Award come miglior attrice protagonista al fianco di Denzel Washington. Quest’ultima avrà comunque una forte concorrenza la notte degli Oscar per la presenza di Michelle Williams che è pronta a spezzare i cuori come l’addolorata ex moglie di Affleck in Manchester by the Sea.
Tutte le donne appena nominate sono sicure di avere occupato un posto agli Oscar con film usciti solo qualche mese prima dell’attesissima serata degli Academy Awards, mentre Maryl Streep si propone con una pellicola che ha inaugurato la stagione estiva e che arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 22 dicembre (Florence). Con una tale sovrabbondanza di prestazioni femminili, molte sono destinate a finire nel dimenticatoio, ma vediamo di seguito altre 10 possibile candidate agli Oscar 2017 come miglior attrice protagonista.
Rebecca Hall – Christine
Rebecca
Hall ha lavorato costantemente per quasi 20 anni, impressionando il pubblico in The Town, Vicky Christina Barcelona e The Prestige, ma c’è voluto tutto questo tempo affinché le affidassero un compito impegnativo come il ruolo di Christine nell’omonimo film. Il dramma, messo in scena dal regista Antonio Campos, parla della giornalista diventata famosa in tutto il mondo per essersi tolta la vita in diretta tv nel 1978. Hall è sorprendentemente brava nel ruolo, scavando nelle profonde insicurezze del personaggio e dipingendo una donna difficile sull’orlo della disperazione.
Sonia Braga – Aquarius
Fernanda Montenegro
è stata l’ultima attrice brasiliana ad essere stata nominata agli Oscar come miglior attrice nel 1998 col film Central do Brasil. Sonia Braga merita di essere la seconda. Interpreta qui un’affascinante personaggio diretto dal regista Kleber Mendonça Filho, di nome Clara, una vedova benestante e noto critico musicale in pensione che vive il dramma di essere cacciata da casa sua. Braga, maggiormente conosciuta tra il pubblico inglese per la pellicola Il Bacio della Donna Ragno che le permise di essere candidata al Golden Globe, ha sempre lavorato costantemente da quel momento in poi, ma ci sono voluti più di tre decenni affinché le affidassero un ruolo che mettesse in mostra tutto il suo potenziale.
Sally Hawkins – Maudie
Sally Hawkins
offre una performance capace di rivaleggiare quella che le permise di vincere il Golden Globe nel 2009 nel film La Felicità porta Fortuna di Mike Leigh. Infatti nel film Maudie interpreta la nota artista canadese Maudie Downey Lewis per la regia di Aisling Walsh, mostrato in anteprima al Telluride Film Festival, suscitando un modico scalpore e non generando entusiasmi al Toronto Film Festival. La performance dell’attrice è troppo importante per essere ignorata. Infatti ti sa trasmettere i drammi legati alla malattia di cui è affetta il personaggio di Sally, ovvero l’artrite reumatoide giovanile, senza che l’afflizione per il malessere prenda il sopravvento nella sua vita. È profondamente realistico, un lavoro fatto col cuore.
Kate McKinnon – Ghostbusters
Qualunque sia la vostra opinione sul reboot di Ghostbuster di Paul Feig, non si può negare una chiara verità, ovvero che la “strana” performance di Kate McKinnon nei panni dell’ ingegnere stravagante del gruppo funziona. Di tutto il formidabile gruppo, la favorita del Saturday Night Live ha messo in scena il personaggio più compulsivo, presentando uno stuolo di stranezze messe in atto da una star ancora in formazione che ha fatto una svolta importante. Il suo fascino rispecchia quello di Melissa McCarthy nella commedia del 2011 Le Amiche della Sposa sempre di Paul Feig, che ha guadagnato una nomination agli Oscar. McKinnon merita di seguire le sue orme.
Allison Janney – Tallulah
È normale dare Allison Janney per scontata,in quanto appare superlativa in tutte le pellicole… e Jenney lavora sodo. L’attrice infatti è già conosciutissima sul piccolo schermo grazie ai quattro Emmy per The West Wing Tutti gli Uomini del Presidente – ma il mondo del cinema deve ancora onorarla con uno qualsiasi riconoscimento importante. Janney è magnifica in Tallulah,un film indipendente che ha debuttato al Sundance solo per atterrare su Netflix con un rumoroso tonfo. Non importa. Nel personaggio di una madre che è costretta a fare amicizia con una sconosciuta(Ellen Page) che sostiene di essere fidanzata di suo figlio e di essere in gravidanza, così Janney dimostra ancora una volta di essere tra i talenti più accattivanti di oggi.
Paulina Garcia – Little Men
Un film di Ira Sachs, Little Men è ricco di performance di un certo livello, ma nessuna è autentica come il ritratto del personaggio Leonor messo in atto dall’attrice Paulina Garcia, una madre single che lotta per mantenere a galla il suo pittoresco negozio di abbigliamento e per dare da mangiare a suo figlio. Nel suo primo progetto in lingua inglese, Garcia ( così forte nel film Gloria del 2013) non ha paura di affrontare le caratteristiche del suo personaggio, in un lavoro profondamente umano e difficile da dimenticare.
Jennifer Garner – Miracoli dal Cielo
Miracoli dal Cielo
, dramma familiare basato sulla fede religiosa di una famiglia alle prese con cose apparentemente impossibili (miracoli), non è un buon film. È una grossolana propaganda cristiana che predica la conversione, e nient’altro. Jennifer Garner, che guida il dramma nella parte di una credente praticante originaria del sud e che viene sconvolta da una malattia potenzialmente letale diagnosticata alla figlia, comunque riesce ad essere eccellente. Gettandosi nel progetto con tutta se stessa, la Garner rappresenta una madre che all’inizio lotta con la stessa ferocia di una leonessa per poi sgretolandosi lentamente di pari passo con la salute della figlia.
Anna Gunn – Equity
In Equity Anna Gunn incarna un anziano banchiere spietato ed esperto di investimenti che non ha nulla a che vedere con Skyler White (Breaking Bad), personaggio che ha rappresentato per ben 5 stagioni. L’attrice sceglie di gestire il difficile personaggio di Wall Street, facendosi portavoce dell’attuale problema di tutte le donne che hanno difficoltà nell’ambito lavorativo solo per il loro sesso.
Molly Shannon – Other People
Una veterana del Saturday Night Live, Molly Shannon è una dinamica attrice comica già conosciuta e guardarla nelle variegate sfumature di una madre che soffre di cancro terminale in Other People è una vera e propria rivelazione. La semi-autobiografica commedia dark di Chris Kelly parla di uno scrittore gay che fa ritorno dalla sua famiglia per aiutare la madre malata, e Shannon affronta la cosa con una tranquillità quasi terrorizzante, mantenendo pur sempre la sua comicità. Si tratta di un connubio incredibile che probabilmente poteva essere messo in atto solo da Molly Shannon.
Blake Lively – Paradise Beach – Dentro l’Incubo
Blake Lively entra in contatto col suo io in Paradise Beach, offrendo una performance che lascia a bocca aperta. L’attrice è stata sempre una presenza accattivante, riuscendo anche ad emergere praticamente indenne da Lanterna Verde, ma in questa pellicola dimostra una tempra formidabile che nessuno pensava che avesse. Nella parte di una giovane surfista costretta a lottare contro uno squalo bianco, Lively è un mix di muscoli e intelligenza. Con un budget di soli 17 milioni, il film riesce a sfondare nel mercato internazionale, grazie anche Lively e al suo personaggio che fanno sembrare il pericolo quasi reale.