Mancano ormai poche ore alla tanto attesa notte degli Oscar 2017, e tutti gli appassionati di cinema stanno già discutendo da settimane sui possibili vincitori delle ambite statuette. Dopo la polemica dello scorso anno degli “oscar so white”, per questa edizione la Academy non ha lesinato sulle candidature dedicate alle minoranze etniche. Non è un caso, infatti, che proprio due interpreti afroamericani siano i favoritissimi per le importanti categorie di attore e attrice non protagonista.
Lucas Hedges (Manchester by the Sea), Mahershala Ali (Moonlight), Jeff Bridges (Hell or High Water), Dev Patel (Lion – La strada verso casa) e Michael Shannon (Animali notturni) si sfideranno nella categoria miglior attore non protagonista e Viola Davis (Barriere), Naomie Harris (Moonlight), Nicole Kidman (Lion – La strada verso casa), Octavia Spencer (Il diritto di contare) e Michelle Williams (Manchester by the Sea) nella categoria miglior attrice non protagonista.
Chi sono i favoriti ?
Nonostante i riflettori siano puntati tutti su La La Land, nell’attesa di scoprire se il capolavoro di Chazelle riuscirà o meno ad ottenere il record di statuette, un altro film si muove silenziosamente come possibile secondo favorito nella categoria di “miglior film”: stiamo parlando di Moonlight, già vincitore ai Golden Globes. A sorreggere la narrazione claudicante della seconda opera da regista di Berry Jenkins, che trova il suo senso solo nel terzo atto conclusivo, ci pensa una squadra di attori fenomenali, tra vecchie conoscenze e giovani esordienti. Tra questi spicca Mahershala Ali, attore americano divenuto celebre al grande pubblico grazie ai suoi ruoli nella serie cinematografica di Hunger Games e in quella televisiva di House of cards. Nei panni di Juan, spacciatore di periferia che prende a cuore le sorti del giovane protagonista Chiron, Ali ha conquistato il parere unanime della critica (specialmente americana).
La corsa per il riconoscimento di “miglior attrice non protagonista” sembra invece chiusa. Non c’è voce che non concordi per il trionfo di Viola Davis, moglie di Denzel Washington in Barriere, dove veste i panni di una donna di famiglia che deve prendersi cura dei ragazzi di lui, e nel frattempo sopportare le ferite di un tradimento amoroso. E se la natura teatrale del film può essere un limite dal punto di vista cinematografico, da un altro lato valorizza le interpretazioni muscolari di attori che portano sulle proprie spalle il peso di tutta la storia. Davvero poche speranze hanno le altre concorrenti, nonostante alcune ottime interpretazioni in gara, tra cui quella di Naomie Harris in Moonlight e Michelle Williams in Manchester by the sea (entrambe nei panni di personaggi però meno importanti nella economia della narrazione). Ancora meno probabile la vittoria di Octavia Spencer, candidata per Il diritto di contare, e di Nicole Kidman, candidata per Lion.
L’incognita Dev Patel
Nonostante la consacrazione di Ali sia data ormai per scontata, non è da sottovalutare la curiosa mossa della Academy di inserire Dev Patel, protagonista di Lion, nella sezione di “miglior attore non protagonista”. In tanti, infatti, hanno pensato in una precisa strategia dei giurati per premiare il giovane attore di origine indiana, già vincitore del premio BAFTA proprio nella categoria da non protagonista. Non ci sarebbe da meravigliarsi, quindi, se i più maliziosi avessero effettivamente ragione. Nonostante ciò, comunque, bisogna riconoscere la splendida performance di Patel in un film che invece non brilla certo per mordente, e che ha davvero pochi spunti interessanti se non la storia di interesse sociale.
Al di là di questo possibile colpo di scena, ci sentiamo abbastanza sicuri di poter ormai escludere dai giochi Jeff Bridges, candidato per Hell or High Water, e il giovane Lucas Hedges di Manchester by the sea. Quasi impossibile, infine, la vittoria di Michael Shannon, candidato per Animali Notturni, film molto amato dal pubblico ma quasi completamente ignorato dal circuito dei riconoscimenti ufficiali. Nonostante ciò, noi di NewsCinema siamo sicuri che prima o poi anche il grande Michael avrà il suo momento di gloria dopo una lunghissima e brillante carriera fuori dai premi del giro che conta.