Per tutti gli amanti del genere, stasera in TV ci sarà Paradise Road. Ecco la trama del film con Glenn Close.
Serata di grande cinema in TV. Un film che ha fatto la storia della cinematografia mondiale, che al botteghino aveva battuto ogni tutti gli altri avversari di botteghino. Paradise Road è un film australiano del 1997 con un cast di tutto rispetto.
Alla direzione della pellicola Bruce Beresford, per una storia veramente di spessore. Tra le protagoniste di questo film che narra di un gruppo di donne prigioniere dei cinesi durante la Seconda Guerra Mondiale, sono Glenn Close, attrice statunitense che ha preso parte a numerose pellicole di grande fama.
Oltre a lei, nel cast sono presenti anche Paulin e Collins e Julianna Margulies e molte altre donne per dar vita a una storia dai toni a dir poco drammatici. Una pellicola imperdibile, che racconta una selle pagine più tristi della storia italiana.
Difficilmente altri racconti sono stati così profondi, in grado di svegliare l’attenzione del pubblico. Dopo 27 anni il fil torna in Tv per far conoscere il racconto veramente a chiunque ne volesse godere. Ecco allora la trama di questo acconto.
La trama di Paradise road
Un film drammatico che ha trovato moltissimi consensi negli anni ’90 quando è nato dal genio di Bruce Beresford. Poco meno di 2 ore di storia per appassionare il pubblico intero. La storia è tratta dal libro I diari di Betty Jeffrey.
Ispirato a una storia realmente accaduta, proprio durante il secondo conflitto mondiale. In quel periodo non erano poi he le donne fatte prigioniere dal nemico della loro nazione e che vivevano storie realmente drammatiche. Un appuntamento imperdibile quello che viene proposta ai cinefili italiani.
Nel cuore della guerra
Il film Paradise Road ci insegna che la guerra non è fatta solo dei soldati che combattono al fronte, ma viene fatta da tutta la popolazione, che non trova pace in un momento storico che segnerà comunque un drastico cambiamento. I Giapponesi attaccano Singapore e la situazione diventa rischiosa.
I superstiti sono trattati come dei prigionieri di guerra. Le donne sono prigioniere e condotte in luoghi in cui sono sottoposte a prove veramente durissime. Insomma, un vero e proprio strappalacrime.