Pazze di Me, la nuova commedia corale di Fausto Brizzi

Il prossimo 24 gennaio arriva nelle sale italiane il nuovo film di Fausto Brizzi Pazze di me, una commedia corale con un cast principale tutto al femminile tranne il protagonista Francesco Mandelli, che lascia da parte la maschera dell’anziano Ruggero De Ceglie de I Soliti Idioti, per vestire i panni del giovane Andrea, unico maschio in una famiglia di donne, sette mine vaganti che gli rendono la vita un inferno fin dall’infanzia.

Brizzi confessa in conferenza stampa di essersi ispirato alla realtà per questo film, portando sullo schermo alcune delle donne che lo fanno ridere, senza dar retta a ragioni di marketing. Queste donne sono diventate sette, con i volti di Loretta Goggi, Chiara Francini, Claudia Zanella, Valeria Bilello, Lucia Poli, Marina Ruocco e Paola Minaccioni. Un cast davvero eterogeneo e brillante che ha dimostrato una notevole capacità di aggregazione e di messa in scena, anche se qualche ruolo è più indimenticabile di altri. La Goggi infatti è straordinaria nei panni della matriarca di questa grande famiglia in rosa, una donna di grande temperamento, fissata con la puntualità, la precisione e che ha soffocato il bisogno di amore dopo l’abbandono del marito, avvenuta venti anni prima quando Andrea era ancora piccolo. ” Quando Fausto mi ha chiamato per chiedermi di partecipare al film, ho pensato fosse uno scherzo e di essere tipo a Scherzi a parte, ma lui mi ha detto di avere finalmente un ruolo adatto alla mia età, perchè era tanto tempo che voleva lavorare con me ma non aveva la storia giusta. Quindi ho accettato“. Scritto da Brizzi, Marco Martani e la scrittrice di romanzi Federica Bosco, Pazze di Me strizza l’occhio alla commedia musicale, con una serie di situazioni equivoche, imprevisti, battute esilaranti e un pizzico di sentimento che emoziona tra una risata e l’altra. La struttura narrativa di una commedia corale in cui si alternano così tanti personaggi diversi tra loro, potrebbe piombare nel caos e perdere i fili della storia, ma qui non accade e il ritmo è frizzante e dinamico dall’inizio alla fine, confezionando un film lineare e scanzonato che diverte e intrattiene senza troppe pretese.

Mandelli convince abbastanza nel ruolo da protagonista, cercando di contenere l’esuberanza e la volgarità che fino ad oggi ha manifestato pienamente nel ruolo che gli ha aperto le porte alla notorietà con I Soliti Idioti. “Ho fatto una vera e propria inversione a U grazie a Fausto. I Soliti Idioti è stato un esperimento cacofonico con il dna della caricatura. In questo film invece ho un ruolo normale ed educato, e togliere tutte le ‘faccette’ è stata dura ma divertente“. Tuttavia, insieme alla maschera, il giovane attore non ha lasciato da parte il suo compare Fabrizio Bigio, che qui appare come l’ex fidanzato della sua ragazza in un piccolo cammeo. Brizzi infatti non ha nascosto di aver offerto a molti amici uomini la possibilità di arricchire il film con piccoli cammei, tra questi Flavio Insinna, Luca Argentero e Michele Ginestra. La storia funziona, il cast anche e i personaggi sono molto ben delineati, ma, a tratti si avverte una certa esagerazione ed esasperazione che coinvolge sia i dialoghi che le situazioni. Il regista sembra voler rincorrere troppo il modello della commedia americana, tra risate, gag e colori sgargianti, perdendo di vista il contenuto, che alla fine sfugge o si rivela abbastanza scontato e superficiale. Ma la commedia in fondo può anche essere solo questo, pura voglia di spegnere il cervello per un’ora e mezza e lasciarsi andare a semplici sorrisi.

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