Questi giorni
è il titolo del terzo e ultimo film italiano in concorso alla 73° edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Diretto da Giuseppe Piccioni e interpretato da Marta Gastini, Laura Adriani, Maria Roveran, Caterina Le Caselle e Margherita Buy, il film racconta il viaggio di quattro amiche a Belgrado tra sentimenti taciuti, segreti pericolosi ed entusiasmi occasionali.
Che ne sarà di loro?
Che ne sarà di noi? Si chiedeva un giovane e impacciato Silvio Muccino nell’omonimo cult adolescenziale di Giovanni Veronesi che nel 2004 diede nuova linfa al cinema italiano e lanciò un attore di nome Elio Germano. Dodici anni dopo l’avventura a Santorini di Matteo e dei suoi amici, arrivano Liliana e le sue amiche, quattro adolescenti alle prese con le difficoltà della vita. La fragilità di Questi giorni non è però l’affinità con il cinema tricolore di Muccino e Veronesi ma la sceneggiatura firmata da Giuseppe Piccioni, Pierpaolo Pirone e Chiara Ridolfi, sospesa tra dialoghi sui generis, personaggi abbozzati e cliché del dramma all’italiana. Tematiche LGBT, classificazioni sociali, maternità e malattia, in Questi giorni troviamo esagerazioni narrative che fanno perdere di senso all’opera. Fortunatamente l’eccesso di sottotrame e la mancanza di linearità della prima metà del film vengono compensate da una seconda parte a tratti convincente.
On the road all’italiana
Il viaggio è il fulcro di Questi giorni, il dramma agrodolce di Giuseppe Piccioni che ci porta alla riscoperta dell’adolescenza, quel periodo della vita in cui ogni scelta può diventare preludio di un’intera esistenza. Tra le quattro protagoniste c’è chi scappa per non pensare, chi fugge per un amore non corrisposto, chi si allontana dai problemi senza risolverli e chi è costretta, senza volerlo, ad assumersi le responsabilità della maternità. Sfumature che acquistano senso nell’unica storyline lontana dalla tematica on the road: il rapporto tra Angela e sua madre, interpretata dall’attrice feticcio di Giuseppe Piccioni, Margherita Buy. Confusionaria, infantile, umana e profondamente materna, Adria è la perla di Questi giorni, un dramma che convince quando abbandona il viaggio per raccontarne i viaggiatori. L’eccessiva caratterizzazione delle protagoniste trasforma in macchietta l’intera operazione che, tra situazioni ai confini della realtà (è impossibile capire la partecipazione di Sergio Rubini) e dialoghi poco credibili, acquista interesse nei momenti tra Liliana e sua madre. Ma dall’autore di Luce dei miei occhi, il dramma con Luigi Lo Cascio e Sandra Ceccarelli, ci saremmo aspettati molto di più di un confuso on the road all’italiana.
Questi giorni verrà distribuito da BiM nei cinema italiani il 15 settembre 2016.