Rainn Wilson e l’attivismo ambientale: “Sono molto deluso che così poche celebrità ne parlino”

La star di The Office Rainn Wilson, co-fondatore di un’organizzazione per il cambiamento climatico, si è detto deluso da quante poche celebrità parlino del problema

“Mi sono letteralmente detto: ‘Rainn, devi alzarti e fare qualcosa per il cambiamento climatico. Se questo è davvero importante per te, devi fare di più che inviare un tweet arrabbiato di tanto in tanto. Perché, diciamocelo, è quello che fa la maggior parte della gente di Hollywood’“.

È così che, sei anni fa, è iniziata l’avventura di Rainn Wilson nell’attivismo ambientale. Nel 2018, l’attore ha incontrato la professoressa Gail Whiteman per dare il via alla loro iniziativa Climate Basecamp. Si tratta di una piattaforma che unisce scienza e cultura, affrontando il cambiamento climatico attraverso le lenti del cibo, dell’intrattenimento, dello sport, della moda e della musica.

La partecipazione di Rainn Wilson al 2024 Impact Summit

Rainn Wilson e Gail Whiteman hanno da poco partecipato a un’importante tavola tonda. L’obiettivo? Discutere di clima all’Environmental Media Association Impact Summit, a Los Angeles. Il tutto insieme ad altri relatori tra cui Hillary Clinton, Phil Rosenthal, Ted Danson, Eli Roth, Issa López, Lance Bass e Ed Begley Jr. L’evento annuale, che si è svolto tra il 4 e il 5 giugno 2024, riunisce gli ambientalisti di Hollywood con una vasta gamma di imprenditori, creativi e aziende. Il fine è sempre quello di portare la sostenibilità in primo piano.

Prima di fondare Climate Basecamp insieme a Wilson, Whiteman ha lanciato Arctic Basecamp. In questo caso, si tratta di un’organizzazione scientifica che riunisce un team di esperti e scienziati che parlano dei rischi dell’Artico e incoraggiano azioni coraggiose per il clima. Dopo il successo di questa organizzazione, i due hanno voluto concentrarsi su un approccio più “pop” del cambiamento climatico.

Come diffondere un messaggio ambientale? Risponde Rainn Wilson

“C’è un intero gruppo di persone che non credono nella scienza del cambiamento climatico e pensano che sia una cospirazione liberale. In questo caso, non riusciremo mai a fargli cambiare idea“, dice Wilson. “E poi ci sono persone verdi, liberali e amanti degli alberi che credono davvero nella scienza del cambiamento climatico. Purtroppo, però, organizzazioni non profit di comunicazione sul clima, hanno un pubblico molto limitato“.

“Come si fa a raggiungere un adolescente del Nebraska che non sa a cosa credere?“, continua. “Bisogna farlo in modi interessanti e unici. Si possono usare la commedia e la narrazione visiva“. La campagna più recente di Climate Basecamp è stata “Save the Flavors” (Salviamo i sapori), che mette in evidenza il fatto come il cambiamento climatico stia distruggendo alimenti come il cioccolato, il cacao, la vaniglia e il pistacchio, utilizzati per produrre i gusti più popolari del gelato.

Rainn Wilson: “Le celebrità non ne parlano per paura di perdere fan”

Per quanto riguarda il ruolo di Hollywood nell’attivismo per il clima, Wilson indica tre punti: rendere la produzione più ecologica, aumentare i messaggi sul clima negli spettacoli e nei film e aumentare il numero di star che usano le loro piattaforme per parlare del cambiamento climatico.

“Penso che tutte le critiche della destra politica alle celebrità di Hollywood e al cambiamento climatico e al fatto che le celebrità di Hollywood dovrebbero chiudere quella cazzo di bocca e non avere opinioni, siano s***zate“, dice Wilson, sottolineando che tutti, a prescindere dalla carriera o dal livello di fama, possono avere un’opinione. “Noi possiamo avere una piattaforma più ampia, e questo è fantastico, ma dovremmo davvero concentrare le nostre energie per parlare del clima in modi unici che non siano lezioni o discorsi al ribasso, ma che siano comunque pieni di urgenza“.

Wilson ammette: “Francamente, sono molto deluso dal fatto che così poche celebrità ne parlino, perché essenzialmente hanno paura di allontanare gran parte dei loro fan“. La star di The Office, in conclusione, ritiene che possiamo vivere negando tutto quello che vogliamo, ma è necessario rendere il mondo migliore per i nostri figli e i nostri nipoti. O perlomeno, non lasciarlo in condizioni peggiori. “Questa è la lotta più importante che possiamo intraprendere per riuscirci“, ha detto.