Al cinema dal 27 aprile, 65: Fuga dalla Terra è il nuovo film con Adam Driver, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia e diretto da Scott Beck e Bryan Woods.
Riprendendo numerose suggestioni legate al genere della fantascienza e trasportandole inidetro nel tempo, all’epoca in cui dinosauri, insetti di varie dimensioni e natura selvaggia dominavano il nostro pianeta, la pellicola è un piacevole divertissement. Da godere assolutamente sul grande schermo e con un impianto audio all’altezza.
A fare, infatti, la forza di 65: Fuga dalla Terra, sono soprattutto gli effetti speciali. Il mix di elementi futuristici con quelli preistorici fa sì che il quadro appaia molto ricco e particolare. Da un lato abbiamo astronavi dalle tecnologie ancora oggi inimmaginabili, dall’altro creature mastodontiche e spaventose guidate dagli istinti animali.
I protagonisti si destreggiano, sempre più agilmente, in un mondo che di accogliente ha ben poco, ma che possiede un fascino indiscutibile. Così, la narrazione procede fluida, senza intoppi, mantenendo altissima la soglia di attenzione e di curiosità. Garantiti sono anche i colpi sulla poltrona, come nella migliore tradizione.
Altro punto da non sottovalutare è, chiaramente, il rapporto tra i due protagonisti – interpretati da Adam Driver (perfetto in un inedito ruolo action) e da Ariana Greenblatt (vista nella serie Harley in mezzo e in Avengers: Infinity War nei panni della giovane Gamora).
65: Fuga dalla Terra | La trama del film con Adam Driver
Prima dell’avvento dell’umanità
, altre specie esploravano lo spazio. Tra di loro, il popolo del pianeta Somaris, dove vivono Mills (Driver) e la sua famiglia. L’uomo lavora come pilota ed è spesso impegnato in missioni che lo tengono lontano dalla moglie e dalla figlia Nevine (Chloe Coleman, Dungeons & Dragons). Quest’ultima, però, ha una malattia che necessita di cure particolari.
Proprio per questo motivo, Mills decide di accettare un incarico che lo costringerà a stare via per circa due anni, dal cui compenso dipendono anche le sorti di Nevine. Durante la traversata una pioggia di meteoriti colpisce e abbatte la navicella su cui viaggiano il pilota e numerose celle criogenizzanti. Oltre a Mills, solo un passeggero sopravvive allo schianto, una ragazzina di nome Koa. I due si troveranno a lottare per loro sopravvivenza, dal momento che sono finiti sulla Terra all’epoca dei dinosauri, 65 milioni di anni fa.
Tra effetti speciali e legami emotivi
Se il pubblico verrà sicuramente catturato dalla spettacolarità messa in scena, a solleticare un altro tipo di emozione sarà il legame tra Koa e Mills. Visivamente, 65: Fuga dalla Terra esibisce una serie di elementi di altissimo livello: lo spettatore viene avvinto e avvolto dall’ambiente circostante, quasi si trovasse al fianco dei protagonisti.
La resa delle varie creature è, al tempo stesso, realistico e incredibile. E l’avventura si compone di tante tappe, da ciascuna delle quali Mills e Koa traggono un insegnamento ed escono più uniti. Il primo rivede, nella seconda, la figlia che ha lasciato a casa, mentre la ragazzina sente la mancanza della famiglia e capisce che la sua unica speranza è fidarsi dell’uomo.
Sentimenti e adrenalina sono gli ingredienti principali, a cui si aggiunge una buona dose di ironia, che non guasta mai e che dà avvio a momenti genuinamente spassosi, a rinvigorire il ritmo.