Tra i titoli più attesi della prossima stagione cinematografica, Licorice Pizza – in uscita il 17 marzo con Eagle Pictures – riporta in scena un grandissimo autore quale Paul Thomas Anderson. Sebbene la release italiana del film sia stata spostata a marzo, per via della situazione sanitaria d’emergenza, negli States ha già riscosso ampi consensi da parte di pubblico e critica.
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Licorice Pizza | La trama del nuovo film di Paul Thomas Anderson
Gary Valentine (lo straordinario Cooper Hoffman) ha 15 anni e uno spirito così intraprendente che resistergli è impossibile. Lo sa bene Alana (Alana Haim), 25 anni, figlia minore di una famiglia ebraica, addetta al look degli studenti durante le foto per gli annuari. Tra i due scatta un’amicizia venata di romanticismo, complice la cotta che Gary si è preso per Alana.
Ovviamente, la differenza d’età impedisce alla giovane di lasciarsi andare, sebbene in Gary veda qualcosa di più rispetto agli uomini che la circondano. Lui è sicuro di sè, sa cosa vuole e rischia tutto pur di ottenerla. Così facendo la trascina nella sua vita, le fa conoscere la madre (Mary Elizabeth Ellis), il fratello Greg (Milo Herschlag) e gli amici, coinvolgendola nelle varie imprese che rocambolescamente mette su.
Gli anni Settanta tra omaggi e rimandi appassionati
A distanza di 5 anni dal ben differente Il filo nascosto, Paul Thomas Anderson torna a sedere in cabina di regia e confeziona un vero e proprio gioiello. Sarà l’ambientazione – siamo nella San Fernando Valley del 1973 – sarà la vena romantica che percorre la trama, la spettacolare colonna sonora o le sorprendenti prove attoriali, fatto sta che Licorice Pizza colpisce al cuore.
L’apertura tra i corridoi del liceo trasporta immediatamente e magicamente in un’epoca come gli anni Settanta, così ricca di suggestioni e di energia. Se ne respirano i profumi, si gode dei colori e degli stili che li caratterizzavano. Se la storia di Gary e Alana sembra scritta nelle stelle, tutto ciò che gravita loro intorno sa di reale. Nel corso della narrazione, il cineasta statunitense dissemina omaggi e rimandi a un periodo che deve stargli particolarmente a cuore.
La passione e la cura messe nei dettagli hanno convinto anche personalità quali Sean Penn e Bradley Cooper a interpretare figure a dir poco memorabili. L’autoironia diventa la chiave per divertire e raccontare, andando a impreziosire un progetto già di per sè estremamente valevole.
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Showbusiness e romanticismo
Il mondo dello showbusiness viene posto sotto la lente d’ingrandimento in varie occasioni, giustificato dal fatto che Gary proviene in qualche modo da lì. Sbirciare dietro le quinte, senza giudizi nè forzature, rientra nell’ottica di tracciare un quadro completo e sfaccettato in cui inserire personaggi umani, vivi e vibranti. Da tale punto di vista, gli interpreti fanno un lavoro eccezionale.
Pur non essendo dei veterani del mestiere, Hoffman e la Haim funzionano alla perfezione. I loro Gary e Alana somigliano a due calamite che si attraggono per tutta la durata del film, e la sintonia tra i due è tangibile e preziosa. Molte scelte registiche aiutano nel sottolinearla e nel solleticare le emozioni del pubblico.