Lucifer, il diavolo a tinte pop delude le aspettative e fa infuriare il pubblico americano

Dopo i cacciatori di demoni di Shadowhunters e i super eroi di Legends of Tomorrow è arrivato il turno di Lucifer, uno dei personaggi più oscuri del panorama televisivo contemporaneo. Ebbene sì, il Signore degli Inferi è il sensuale protagonista di Lucifer, la nuova serie tv della Fox tratta dall’omonimo fumetto della Vertigo. Prodotta da Jerry Bruckheimer e interpretata da Tom Ellis, Lesley-Ann Brandt, Lauren German e Kevin Alejandro, lo show racconta la storia del “celebre” Lucifer (Tom Ellis) che, annoiato dalla cupa oscurità del regno degli inferi, si “trasferisce” a Los Angeles dove passa il suo tempo corrompendo chiunque si imbatta sul suo cammino e bevendo al club Lux gestito dalla demone Mazikeen (Lesley-Ann Brandt). Ma l’omicidio di Delilah (AnnaLynne McCord), una attrice arrivata al successo grazie alle sue “dritte”, lo porta a scontrarsi con Chloe Dancer (Lauren German), una detective incaricata di risolvere il caso. L’inedito duo si ritrova così, tra battibecchi e un pizzico di inevitabile attrazione, a cercare l’assassino, ma il potere coercitivo con cui Lucifer controlla gli esseri umani non funziona con Chloe; un “piccolo” imprevisto che renderà le cose inaspettatamente complicate per il diavolo in borghese…

lucifer centro

È indiscutibile che, tra cinema e televisione, i “cattivi” abbiano sempre più un ruolo di primo piano; basti pensare a The Originals, lo show della The Cw sul crudele vampiro di The Vampire Diaries interpretato da Joseph Morgan, o all’imminente Suicide Squad, l’imminente film diretto da David Ayer sui villain della DC. Ma sviluppare una serie televisiva su Lucifero, il diavolo per eccellenza, è una idea che avrebbe avuto bisogno di un pizzico di attenzione in più per essere vincente. Nonostante Tom Ellis sia un attore ricco di humour, carisma e sensualità, la debole sceneggiatura di Tom Kapinos rende il personaggio il più comune dei detective; una fragilità compensata (in parte) dall’ottima confezione pop e dalla dinamica regia di Len Wiseman (la mente dietro action movie di successo come Underworld, Die Hard 4 e il remake di Total Recall) che rendono l’opera tutto sommato godibile. Ma il ritmo lento e la caratterizzazione edulcorata del personaggio di Lucifer non aiutano lo show a decollare: Molte persone preferiscono non guardare lo show perché è sul Diavolo – ha affermato Tom Ellisma abbiamo utilizzato Lucifero proprio per invitare le persone ad assumersi le responsabilità delle loro azioni. Eppure l’associazione One Million Moms, che ha accusato lo show di essere “spiritualmente pericoloso”, ne ha già richiesto la cancellazione immediata. Così, tra le critiche del pubblico americano e lo scarso appeal di un pilot oggettivamente debole, le cose si mettono male per Lucifer; uno show che, nonostante l’ottima idea di partenza, non è destinato a fare la storia della televisione.

La prima stagione di Lucifer ha debuttato negli Stati Uniti il 25 Gennaio 2016.

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By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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