Venezia 69. Après Mai, il film sul ’68 di Olivier Assayas

Après Mai significa “Dopo Maggio”. La connessione con l’eco del Maggio parigino del 1968 è scontata. Stiamo parlando del film che Olivier Assayas ha presentato in concorso al Festival di Venezia: lui ne parla come il “prolungamento” del precedente L’Eau froide (1994), ma Après Mai non è solo questo, è soprattutto un film capace di catapultare lo spettatore  in una delle epoche più interessanti, ossia i primi anni ’70. Ogni personaggio di questo film rappresenta una scelta di vita successiva agli avvenimenti del Maggio parigino. La manifestazione del 9 Febbraio 1971 apre la pellicola: le gravi lesioni riportate da Richard Deshayes, 24 anni, colpito in viso da una granata fumogena, provocano una forte mobilitazione  in cui coabitano coloro che vogliono rilanciare il movimento liceale strutturandolo intorno ai gruppi trozkisti e coloro che, non organizzati in gruppo, sono sempre pronti  al conflitto. Questa la base politica di Après Mai, opera in cui Assayas infila tutte le sue influenze culturali e politiche: da Gli abiti nuovi del Presidente Mao di Simon Leys, a Guy Debord, tra i fondatori dell’ Internazionale Situazionista. Poi ancora la controcultura, la free press di Tout e Parapluie, la musica di Bookert &  The MG’s, i viaggi a Londra e in Italia ed infine il cinema.
Anche se Après Mai si presenta come un film corale, la trama ruota in particolare intorno a Gilles (Clément Métayer). “ Quando il reale bussa alla mia porta, io non apro” è una frase che Gilles pronuncia e che definisce perfettamente il suo personaggio: un ragazzo a cavallo tra adolescente ed età adulta, che assiste da spettatore piuttosto che da attore allo svolgersi della vita, sempre immerso nel suo mondo fatto di musica, pittura e del ricordo rassicurante del primo amore, Laure (Carol Combes), una coetanea misteriosa e sofisticata, simbolo di ciò che Gilles vorrebbe essere. Un incidente durante un’azione presso il suo liceo, fa sorgere in lui e in tutto il gruppo un senso di colpa, che porterà ognuno a scegliere una strada differente nel corso degli anni. Gilles rimarrà sempre un passeggero distratto nei confronti della vita, non dando il giusto peso alle attenzioni di Christine (Lola Crèton), che al contrario determinata e più matura riuscirà a trovare la sua strada e una relazione stabile. Premiato per la migliore sceneggiatura alla 69/a edizione del Festival di Venezia, Après Mai è un’opera eclettica, piena di riferimenti che fanno scaturire una curiosità dietro l’altra. Adatta anche ad un pubblico giovane che voglia saperne di più sul Maggio francese, l’opera di Olivier Assayas si avvale di interpreti giovanissimi, fra cui  Lola Crèton già nota per aver interpretato il ruolo di Camille in Un amore di Gioventù di Mia Hansen-Love.