Venezia 72 – Juliette Binoche presenta L’Attesa di Piero Messina

In occasione della 72°edizione della Mostra del Cinema di Venezia si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione de L’Attesa. Diretto da Piero Messina ed interpretato da Juliette Binoche, Lou De Laage, Giorgio Colangeli, Domenico Diele e Antonio Folletto, L’Attesa racconta la storia di Anna (Juliette Binoche), una donna che, dopo aver affrontato un terribile lutto, si trova ad ospitare Jeanne (Lou De Laage), la fidanzata di suo figlio. Ma Anna nasconde un segreto e, mano a mano che i giorni si susseguiranno, sarà sempre più difficile non confessare la tragica realtà alla giovane Jeanne. 

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Come è stato lavorare con Piero Messina?

Juliette Binoche: Spetta all’attore trovare le parole, i sentimenti e le emozioni per mettere in scena un personaggio. Il film segna l’esordio di Piero ed ovviamente i rischi erano tanti. Abbiamo però parlato a lungo dei personaggi e siamo riusciti a trovare il giusto equilibrio tra la libertà creativa del regista e dell’attore.

Quale è il senso della processione nel film?

Piero Messina: La processione che abbiamo messo in scena non esiste nella realtà, è il frutto della summa di tante suggestioni e ricordi della mia infanzia. Non sono immagini documentaristiche ma trasfigurative. Il film inizia con una sospensione che segue però l’andamento del personaggio della Binoche. La ragazza porta nella vita della donna un risveglio ed il film lentamente prende ritmo.

Come è nato questo progetto?

Piero Messina: Il film è il frutto di un lunghissimo lavoro di sceneggiatura. Ho preso spunto dalla storia di una persona che ha deciso di superare il lutto non parlandone.  Una storia particolare che mi ha permesso di mettere in scena anche alcuni ricordi della mia infanzia.

Che cosa si prova a presentare un film alla Mostra del Cinema di Venezia?

Piero Messina: Sinceramente provo solo tanta gioia. Sono molto felice di essere qui a Venezia per presentare L’Attesa. Questa mostra è una vetrina incredibile che aiuterà il film ad essere visto.

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Come si è preparata per interpretare questo ruolo?

Juliette Binoche: Non ero convinta di quello che volevo mettere in scena. Mi sono trovata in una situazione di incertezza perché il personaggio di Anna è sospeso tra la disperazione e la non accettazione. Questi due poli opposti tra di loro mi hanno portato a fare un lungo lavoro di esplorazione. Spesso lavoro sui testi ma qui ho deciso di lavorare con l’immaginazione e di lasciarmi guidare dalle sensazioni del momento.

Quale è il suo rapporto con il realismo?

Piero Messina: L’unico realismo che cerco è quello emotivo, il resto è verosimiglianza e non mi interessa. Per me la Sicilia e l’infanzia sono sinonimi, non posso parlare della Sicilia senza pensare ai primi anni della mia vita.

Come cambia il suo approccio nel dirigere film, videoclip e spot?

Piero Messina: Ho girato tante cose nella mia vita e non vedo molta differenza tra pubblicità, videoclip e film. Il mio lavoro è sempre lo stesso.

Come avete sviluppato i vostri personaggi?

Giorgio Colangeli: Per sviluppare al meglio il mio personaggio è stato fondamentale il rapporto con Piero, le lunghe chiacchierate fatte insieme e la regione siciliana che fa da sfondo al film. Una realtà quasi barocca che fa pensare alla morte. Il mio personaggio rifiuta il mistero e cerca di avere i piedi ben piantati per terra. Dopotutto il film mostra due modi diversi di superare il lutto, l’accettazione e la fuga. Credo che nella vita reale per affrontare delle situazioni difficili servano entrambe…

Lou De Laage: Io e Piero non parliamo la stessa lingua. Il primo obiettivo è stato trovare il modo di capirci. Quello che posso dire è che L’attesa è un film basato su delle sensazioni, così ho deciso di cercare la parte di me più pura, semplice e diretta. Girare il film in un posto splendido come la Sicilia mi ha fatto entrare in un’altra dimensione temporale.