Il secondo episodio di Rio, attesissimo dopo il grande successo del primo e della irresistibile serie di L’Era Glaciale, sempre opera del regista brasiliano Carlos Saldanha, è arrivato oggi in anteprima sugli schermi del Future Film Festival, in versione originale e presentato dal regista, giunto da New York. Il nuovo film allarga il punto di vista, passando dalla storia d’amore dei due rari pappagalli macao blu, che avevamo seguito nel primo episodio, ad una vicenda sempre avventurosa e divertente, ma che vuole dare anche un preciso messaggio di amore per l’ambiente. Tra le risate, i balli e attimi di vera poesia, Saldanha canta anche un inno alla bellezza naturale della terra, della foresta, della luce e dell’acqua che rendono possibile la vita di esseri umani ed animali.
Blu e la compagna Jewel, con i tre figli Bia, Tiago e Carla e la solita combriccola di amici pennuti (Nico, Raphael e Pedro), lasciano la sicurezza cittadina di Rio de Janeiro per lanciarsi in una pericolosa avventura: raggiungere nella foresta amazzonica Linda e Tullio, gli amici ornitologi, per aiutarli a trovare l’ultimo stormo selvatico di macao blu. Solo questo potrebbe fermare il drammatico disboscamento illegale della foresta, e far dichiarare riserva naturale quel meraviglioso territorio. Sulle loro tracce, una vecchia conoscenza, il cacatua Nigel (Miguel per il pubblico italiano), che ha perso la capacità di volare in un incidente del primo episodio, ed ora cerca la vendetta accompagnato da un sottomesso formichiere e da un’irresistibile raganella velenosa tutta rosa e dall’anima romantica, Gaby. I nostri eroi troveranno lo stormo, guidato dal padre di Jewel, una sorta di generale dalle penne a spazzola che darà filo da torcere al cittadino Blu, goffo e quasi umanizzato nei suoi comportamenti. Ma il vero nemico si rivelerà di nuovo l’essere umano, con una squadra di disboscatori spietati guidati da un essere privo di scrupoli. Arricchito da svariati riferimenti cinematografici, il film scorre con ottimo ritmo, che non viene spezzato neanche dalle numerose scene cantate e ballate. Lo struggente canto d’amore della raganella Gaby conquista il pubblico, ma ciò che davvero entusiasma le folle è il grasso pappagallo Nigel, scatenato in un’esibizione sulle note di I will survive, una cover pennuta che resterà indimenticabile. Appassionante anche la partita di calcio volante, un numero mozzafiato con due squadre di pappagalli che si sfidano sull’orlo dell’abisso, così come gli altri momenti coreografici, che fanno da perfetto e vivace contrappunto ad un’atmosfera più poetica, dove i taglialegna cattivi ed il perfido cacatua dalle ali spennate si muovono in un buio sottobosco, contrapposto alle atmosfere luminose e felici che fanno da sfondo alla vita degli uccelli, che si muovono a decine di metri d’altezza.
Sullo sfondo, dapprima la spiaggia, le luci e le favelas di Rio de Janeiro, ed infine la maestosa grandezza dei fiumi amazzonici, l’immensità della foresta, l’infinità varietà di piante tropicali. I dialoghi, sempre acuti e divertenti, sono sostenuti nella versione originale da voci importanti. Andy Garcia interpreta Eduardo, il severo padre di Jewel, la bionda Kristin Chenoweth è nei panni luccicanti della raganella Gaby, Anne Hathaway e Jesse Eisenberg sono Jewel e Blu, mentre Bruno Mars è la voce di Roberto e Jamie Foxx anima il piccolo Nico: il regista Carlos Saldanha si ritaglia un divertente cameo dando voce, anzi verso, alla Quaglia amazzonica. In Italia, troveremo le voci di Fabio De Luigi, Mario Biondi, Pino Insegno e l’ex calciatore Josè Altafini: nelle sale dal 17 aprile.