Roma Fiction Fest 2015: Lea, il political crime di Marco Tullio Giordana

Il Roma Fiction Festival 2015 si è aperto con il political crime di Marco Tullio Giordana, Lea. Dopo La Meglio Gioventù e I Cento Passi, il regista italiano sceglie il piccolo schermo per dare respiro al suo nuovo film che racconta una potente ed emozionante storia vera ispirata alle drammatiche vicende di Lea Garofalo, una delle vittime innocenti della ‘ndrangheta che ha pagato il suo coraggio con la vita. Appartenente ad una famiglia impegnata in affari criminali, Lea cerca sempre di tenersi fuori dal loro giro e, quando mette al mondo sua figlia Denise, il desiderio di abbandonare quella realtà diventa sempre più forte. Nel 2002 decide infatti di testimoniare contro il compagno Carlo Cosco e la sua famiglia, iniziando a partecipare al programma di protezione testimone che, tuttavia, non si rivela sempre una soluzione sicura per lei e la bambina. Gira per tutta l’Italia prendendosi cura di Denise, ma un giorno a Milano si perdono le sue tracce per sempre. Nel 2009 la figlia ha il coraggio di costituirsi parte civile in un processo contro il padre e tutti i personaggi coinvolti, anche se questo vuol dire scoprire una tragica verità.

Questo film di interesse civile e sociale andrà in onda il 18 Novembre in prima serata su Rai Uno e mantiene la stessa carica emotiva ed intensità de I Cento Passi. Scritto dallo stesso Giordana con Monica Zapelli, Lea è una storia pulsante e dirompente che vive dell’ottima interpretazione di Vanessa Scalera e Linda Caridi, entrambe alla loro prima esperienza come protagoniste di un lungometraggio. La storia di Lea Garofalo offre sicuramente materiale interessante per confezionare un film coinvolgente con un’impronta shakespeariana, ma Marco Tullio Giordana lo ha sfruttato nel modo più giusto ed è un peccato non poterne godere sul grande schermo.

lea

La sceneggiatura è lineare e completa, complice di un ritmo dinamico ed incalzante che accende l’attenzione dello spettatore su questa storia di ribellione. La figura di questa donna che combatte ogni giorno per dare alla figlia una vita serena e diversa dalla sua, nonostante le continue minacce anche del suo stesso fratello. Lei sceglie di avere un’alternativa e una seconda possibilità, cercando di far valere i suoi diritti che però si scontrano con il sistema della giustizia italiana non sempre pienamente comprensivo e veloce. Lea è un film forte ed importante che punta i riflettori su fatti scomodi e tristi che hanno un estremo bisogno di essere ricordati per aspirare ad un cambiamento per il futuro.

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By Letizia Rogolino

Il cinema e la scrittura sono le compagne di viaggio di cui non posso fare a meno. Quando sono in sala, si spengono le luci e il proiettore inizia a girare, sono nella mia dimensione :)! Discepola dell' indimenticabile Nora Ephron, tra i miei registi preferiti posso menzionare Steven Spielberg, Tim Burton, Ferzan Ozpetek, Quentin Tarantino, Hitchcock e Robert Zemeckis. Oltre il cinema, l'altra mia droga? Le serie tv, lo ammetto!

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