Arriverà nelle nostre sale questo giovedì Il Sapore del Successo (Burnt), commedia ambientata nel mondo della cucina con protagonisti Bradley Cooper, Sienna Miller, Riccardo Scamarcio e Daniel Bruhl. Nel film, diretto da John Wells, vedremo lo chef Adam Jones rincorrere il sogno di una vita, causa di ogni delusione e aggressività nei confronti dei suoi superiori: la conquista della terza stella Michelin, massimo riconoscimento per chi lavora nel settore professionista. In attesa dell’uscita italiana fissata per il 26 Novembre, diamo uno sguardo ai pareri della stampa internazionale, cominciando dal New York Observer che parla della pellicola come “Una commedia divertente e ben recitata, sontuosamente fotografata ed elegantemente scritta, con sfumature dark. Guardatela e poi controllate il vostro colesterolo“. Sulla stessa linea positiva si muovono anche il Washington Post: “Non un film indimenticabile ma cattura qualcosa sulla cucina che nessun altro ha saputo cogliere: la realtà” ed Entertainment Weekly “Quando pensi di aver capito la direzione che il film vuole prendere, arriva un improvviso cambio di rotta. Un aspetto sufficiente per la riuscita generale“. Tra le critiche più soddisfatte inoltre, c’è quella del New York Times, definendo Il sapore del successo “Una storia decentemente strutturata di demoni e competizioni culinarie, con un paio di grandi colpi di scena“.
Sul protagonista del film il Boston Globe spende qualche elogio “Cooper si pavoneggia convincente come sempre, mentre il montaggio delle scene sul cibo sono ipnotizzanti“, ugualmente il The Hollywood Reporter aggiunge che “Bradley Cooper potrà pure recitare la parte dell’arrogante – ma irresistibile – golden boy, ma questo non rende il film meno piacevole da guardare. Con il suo temperamento focoso, l’attore regala una performance completamente serrata che ci fa dimenticare la pigrizia del film, o quasi“. Variety invece aggiunge che “Il dramedy di John Wells raccoglie molta energia dal montaggio e dall’interpretazione di Cooper, mentre lo script di Steven Knight vira sull’acidità mantenendo al contempo la profondità“. Tra i commenti più negativi spicca sicuramente quello del The Globe and Mail “Nonostante il ricco cast, il film risulta abbastanza irrilevante“, al seguito del drastico parere di Rolling Stone, che usa la metafora del “Piatto triste e poco appetibile. Meriterebbe di essere lanciato contro il muro o almeno rispedito in cucina“.