Il 6 settembre 2018 esce nei cinema italiani Searching, il thriller psicologico di Aneesh Chaganty interpretato da John Cho, Debra Messing e Michelle La. Distribuito in sala da Warner Bros, Searching è un mockumentary interamente girato attraverso lo schermo di un computer. Un universo digitale dove, ogni secondo, milioni di persone lasciano tracce della propria esistenza.
Searching: la trama del film di Aneesh Chaganty
Dopo la tragica scomparsa della moglie, David Kim (John Cho) tenta faticosamente di andare avanti. La sua unica distrazione è Margot (Michelle La), la figlia di diciassette anni con cui non trova il coraggio di affrontare la morte della madre. La situazione degenera quando Margot svanisce nel nulla. Trentasette ore dopo la misteriosa scomparsa, una detective (Debra Messing) assegnata al caso aiuta David a mettere insieme i pezzi del puzzle. Tra chat, video privati e dating app, il laptop della teenager è l’ultima possibilità di ricostruire i suoi ultimi movimenti online. Ma che cosa nascondeva Margot?
Searching: la recensione del thriller con John Cho
Nel 2014 il sottovalutato Unfriended ha introdotto un linguaggio cinematografico rivoluzionario. Non parliamo di triti e ritriti mockumentary sulla scia di Paranormal Activity e Rec ma di una tipologia diversa di cinema. Il geniale horror di Levan Gabriadze ha tradotto sul grande schermo il desktop del nostro computer. Un guizzo che Hollywood, a quattro anni dallo sperimentale Unfriended, ha aggiornato in chiave reale (e non parliamo del fiacco sequel “Dark Web” prodotto dalla Blumhouse Production) in un’opera sospesa tra il thriller hitcockiano, il dramma d’autore e il mockumentary. Diretto dal brillante Aneesh Chaganty, Searching è un trip psicologico che riflette l’ossessione di fissare, in maniera più o meno consapevole, le nostre tracce sul web (leggi il nostro speciale sul lato oscuro della rete). Un’opera coinvolgente che, interpretata dagli impeccabili John Cho (finalmente in un ruolo da protagonista dopo le piccole parti in Star Trek e American Pie), Debra Messing e Michelle La, sorprende dal primo all’ultimo minuto.
Searching regala le stesse sensazioni dei primi thriller di M. Night Shyamalan di cui Chaganty condivide il talento nel confondere lo spettatore con infiniti escamotage narrativi che danno nuove direzioni alla pellicola. Niente è come sembra, neanche l’iconico desktop che, dai primi Windows agli ultimissimi Mac, vediamo tutti i giorni della nostra vita. Una rete di contatti, immagini e account da cui nessuno, neanche i più refrattari alla comunicazione digitale, si può sottrarre. Ma ciò che colpisce di Searching è proprio la sua capacità di rivitalizzare un argomento già trattato sul piccolo e sul grande schermo: dal già citato Unfriended alla celebre serie antologica Black Mirror, tantissimi autori hanno raccontato il lato oscuro della tecnologia. Eppure Searching, nella sua sceneggiatura perfetta e nella sua devastante emotività, riesce a fare la differenza. Uno screen movie che, rivoluzionando il cinema di genere, consacra Aneesh Chaganty tra le promesse della settima arte.