The Walking Dead, recensione 6×02 e anticipazioni 6×03

Il secondo episodio si apre su uno scenario di irreale normalità, carica di tensione e attesa. Le vite degli abitanti di Alexandria ci paiono sospese in una sorta di minaccioso limbo, come fossero rinchiusi in una bolla di sapone pronta a scoppiare. Un clima di tacita tensione travestita da ambigua tranquillità cittadina aleggia nell’aria e ci trasmette un lugubre presagio. Del resto, istruiti dalle scorse stagioni di The Walking Dead, ormai sappiamo per certo che la calma è un concetto astratto, apparente, che molto spesso diviene sinonimo di morte e distruzione. Ed ecco che subito ogni nostro sospetto viene fondato e quello che sembrava un paradiso – un universo parallelo dove Carol è una casalinga perfetta – subito, si tramuta in un vero inferno. Il timer da cucina inizia a trillare: sono pronte le lasagne … con un contorno di Wolves pronti all’attacco. Carol, spegne il forno, guarda fuori dalla finestra ed ecco apparire un brutale omicidio sullo sfondo. Mossi da una violenza cieca, i Wolves trucidano a sangue freddo gran parte della popolazione di Alexandria. Ne sfondano i confini con un camion, che si svelerà essere l’origine del funesto ed interrotto rumore di clacson sul quale si è concluso l’episodio precedente. Assistiamo a ciò che accade in controcampo, rispetto all’azione a cui avevamo lasciato i nostri beniamini – così, mentre Rick, Michonne, Glenn e Daryl cercano di spartire il traffico di walkers, a mo’ di vigili urbani, ad Alexandria si consuma l’ennesima tragedia. Il tutto sotto gli occhi di un nuovo personaggio – Denise, la dottoressa sprovvista sia di abilità chirurgiche sia di pelo sullo stomaco, e Morgan – che ci fa lì? Non l’avevamo lasciato al seguito dell’altro gruppo?

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TEMPISMO PERFETTO

Molti telespettatori si domandano se la perfetta orchestrazione tra l’assenza del gruppo principale e l’attacco degli Wolves sia frutto di un’amara coincidenza, o della soffiata di un’ignobile talpa. E se questa talpa fosse proprio Enid? L’abbiamo vista lasciare un criptico messaggio a Carl, che poi svela anche la natura dell’acronimo che dà il titolo all’episodio: Just Survive Somehow Sopravvivi come puoiChe Enid abbia barattato la propria sopravvivenza con la vita degli indifesi concittadini? Un altro aspetto che sembra concorrere a suo sfavore è una frase, molto ambigua, che la ragazza ha detto a Carl – a cui forse la maggior parte di voi non ha fatto nemmeno caso – quando gli spiegava che Alexandria è troppo grande per essere difesa, “ci sono troppi punti ciechi ed è così che siamo stati in grado di” … A voi le dovute conclusioni.

SUPER CAROL

Indubbia protagonista di questa nuova puntata, la mitica Carol passa dal dispensare moniti intimidatori a bambini spaventati, allo sfornare lasagne, al marchiarsi la fronte con una W di sangue per confondersi nella mischia di assassini nel giro di 10 minuti. Il personaggio interpretato da Melissa McBride si conferma più agguerrita e scaltra che mai – a mio avviso, il suo è uno dei pochi personaggi ad aver davvero subito un’evoluzione nel corso delle stagioni. Che sia sulla buona strada per diventare un nuovo leader? La sua interprete ne parla in questi termini: “La vedranno come una combattente capace e forse ispirerà alcuni di loro. E’ impressionante per me scoprire il modo in cui ha deciso di sopravvivere, con pistole e coltelli sempre a portata di mano. A conti fatti, quest’esperienza è solo il campanello d’allarme che Rick ha cercato di mettere in funzione per tutto il tempo. Tuttavia, è doveroso ribadire che non ne sia stato in grado”. Rick, attenzione: qualcuno minaccia di spodestarti …

Anticipazioni Terzo Episodio: THANK YOU

Dal titolo ancora più enigmatico, forse, del capitolo precedente, questo nuovo episodio si preannuncia all’insegna dell’azione, dell’attacco e del contrattacco. Dal promo si evince il peggio: l’orda di zombie sta tornando a casa. Il tentativo di arginare il pericolo e indirizzare i walkers altrove è stato vano ed ora i nostri protagonisti si trovano a dover fronteggiare due notevoli minacce: da una parte il branco di dormienti, bramosi di sangue vivo, dall’altra i violenti assassini che usano marchiarsi con il sangue versato. Ma non è tutto. Nel lasciarvi, debbo darvi un altra brutta notizia: sembra che non tutti i ragazzi del gruppo riusciranno a portare a compimento il viaggio di ritorno a casa.

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