Touch e Heroes, gli spoiler di Tim Kring

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In una lunga intervista rilasciata ad Assignement X Tim Kring, ideatore di Touch, ha parlato a lungo della seconda stagione e di Heroes. Alla domanda se avrebbe cambiato qualcosa della puntata finale, sapendo che quella sarebbe stata l’ultima Kring ha risposto così : “volevamo chiudere la stagione con quel coming out, con Claire che, buttandosi da un grattacielo in costruzione, duplicava la prima scena del pilot, con la differenza che stavolta l’avrebbe fatto davanti al mondo intero. Va bene come finale di serie, anche se noi pensavamo alla prossima stagione, che sarebbe ripresa un anno dopo il volo di Claire, e in cui avremmo spiegato com’era per gli Heroes vivere alla luce del sole”.

L’autore, nel corso dell’intervista, si è lasciato sfuggire anche un commento sulla mancata realizzazione del lungometraggio ispirato alla serie, ritenendola una grave perdita e un danno fatto ai tanti fan che 2009 resero Heroes la serie tv più seguita e scaricata dell’intero panorama televisivo. “Siamo stati il brand di supereroi più di successo dopo gli eroi della Marvel e di DC Comics” ha dichiarato KringLe novità più importanti però sono quelle che riguardano la seconda stagione della serie che vede  come protagonista Kiefer Sutherland nel ruolo di Martin Bohm, un padre single alle prese con la difficile sfida di crescere e relazionasi con il figlio muto Jake, capace di comprendere attraverso i numeri cose che nessun essere umano è in grado di vedere.

Ad Assignment X Kring ha spiegato che “Jake e Martin avranno una nuova viva, in una nuova parte del mondo, senza alcun legame con la loro vita precedente.”  Aggiungendo anche alcune indiscrezioni su due ulteriori personaggi della serie, l’assistente sociale interpretata da Gugu Mbatha-Raw, Clea, che non rivedremo almeno per un breve periodo, nonostante l’attrice si sia resa disponibile per un ritorno nella serie, e Avram (Bodhi Elfman) che dovrebbe far ritorno nella seconda stagione. Alla domanda su come pensa che abbia reagito il pubblico a Touch Kring ha risposto “Bene, da quello che ho letto e da quello che la gente mi dice: l’obiettivo principale era di creare e promuovere un cambiamento positivo nel mondo, e nel mio piccolo cerco di farlo raccontando storie che partono tutte dall’idea di un mondo interconnesso e di una coscienza globale. Penso che alla gente lo show piaccia per questo, l’idea che ogni azione, non importa quanto piccola, potrebbe avere un grande significato nel mondo: è un’idea confortante e trovo molto appagante il fatto di fare uno show che non sia cinico e che possa far star meglio la gente”.  Non è decisamente un caso che abbia posto l’accento proprio su uno degli elementi più importanti e originali della serie; la capacità di creare una serie di storie satellite capace di connettere il mondo sarà infatti motore propulsore  anche della seconda stagione.

By Giulia Sbaffi

Storica in erba e appassionata cinefila, ha fatto della scrittura una passione e qualcosa di più.

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