Dopo lo straordinario successo della prima stagione il 22 giugno tornerà su Sky Atlantic una delle serie più apprezzate dal pubblico e dalla critica mondiale: True Detective. Scritta ancora una volta dal bravissimo Nic Pizzolatto ed interpretata da un cast stellare composto da Vince Vaughn, Colin Farrell, Taylor Kitsch e Rachel McAdams, chiamati a sostituire i bravissimi Matthew McConaughey, Woody Harrelson e Michelle Monaghan della prima stagione, True Detective 2 racconta una storia nuova, probabilmente più dark e densa di colpi di scena, che porta ancora una volta lo spettatore al centro di una serie che definire rivoluzionaria è poco. Abbandonata la Louisiana per la calda e corrotta Los Angeles True Detective 2 è praticamente un giallo vecchio stile che ruota intorno all’improvvisa morte di un consigliere comunale. Il caso cattura l’attenzione dell’ex criminale Frank Semyon (Vince Vaughn) e dei poliziotti Ray Velcoro (Colin Farrell), Paul Woodrugh (Taylor Kitsch) e Ani Bezzerides (Rachel McAdams), personaggi dotati di caratteristiche fisiche e caratteriali che tolgono il fiato. Se Velcoro infatti è un tenente che nasconde un passato burrascoso caratterizzato da violenza e alcool e Paul Woodrugh è un poliziotto ex contractor in Iraq con sindrome traumatica, la Bezzerides è una detective che ha perso fiducia nel mondo che la circonda. Ma non è tutto. Perché dietro la macchina da presa questa volta non ci sarà Cary Fukunaga ma Justin Lin, regista della saga di Fast and Furious e autore dell’imminente terzo capitolo di Star Trek; un autore che, secondo le prime indiscrezioni, darà a questa intensa seconda stagione un taglio psichedelico ed a tratti cupo vicino allo stile di Michael Mann: Sarò sempre grato alla saga di Fast and Furious ma dopo aver diretto il sesto capitolo ho capito di voler crescere come regista. Sentivo il bisogno di fare qualcosa di creativo e così sono capitato sul set di True Detective, un telefilm che ha uno script talmente bello da sembrare un romanzo.
Ma riuscirà True Detective 2 ad eguagliare i toni, lo stile, la classe e le interpretazioni della prima spettacolare stagione vincitrice lo scorso anno di ben 5 premi Emmy? A rispondere è Vince Vaughn: Il tono e la qualità sono gli stessi della prima serie. La differenza più grande è che qui si parla di 4 persone che condividono una ferita nel passato ed un senso di perdita. Gente con l’acqua alla gola, che prova a sopravvivere cercando un approdo in cui sentirsi finalmente felice. Ma è possibile essere felici nel mondo di True Detective? Le mie storie si svolgono in luoghi dove la Rivelazione, in senso biblico è già avvenuta – spiega l’autore Nic Pizzolatto – il mondo è già finito e nessuno si è preso la briga di accorgersene. Ed ora eccoci qui con la sensazione angosciante di stare su un treno impazzito e di non sapere dove siamo diretti. Dopotutto è la stessa Ani Bezzerides ad esordire con la frase: Abbiamo il mondo che meritiamo. Uno sguardo dark e sicuramente negativo sulla società quello regalato da True Detective, ennesimo show targato HBO che, dopo Six Feet Under e tanti altri capolavori, fa dell’approccio realistico il suo maggiore punto di forza. E, visto il successo riscosso lo scorso anno, uno sguardo attesissimo da non perdere per nulla al mondo il 22 giugno su Sky Atlantic dove sarà possibile vedere in contemporanea con l’America la seconda attesissima stagione di True Detective.