Come The White Lotus 3 sbeffeggia l’ipocrisia del turismo di lusso

Una scena da The White Lotus 3 (fonte: Warner Bros. Discovery) - www.NewsCinema.it
Una scena da The White Lotus 3 (fonte: Warner Bros. Discovery) - www.NewsCinema.it

L’ultima stagione della serie di culto di Mike White, ambientata sull’isola thailandese di Koh Samui, prende di mira i viaggi di benessere.

Anche in quest’ultima stagione, The White Lotus si attiene al suo classico inizio: un gruppo eterogeneo di ricchi naufraghi viaggia verso un’isola di lusso e il personale dell’hotel in uniforme alza gli occhi al cielo, prevedendo un’imminente scia di cadaveri.

Ma questa volta si tratta di un gruppo diverso di naufraghi, di un’isola diversa e anche di un cadavere diverso, anche se ancora anonimo. L’ultimo giallo a episodi di Mike White ci porta a Koh Samui in Thailandia, prendendo di mira il cosiddetto “turismo del benessere”.

Il bluff del turismo del benessere

Una scena da The White Lotus 3 (fonte: Warner Bros. Discovery) - www.NewsCinema.it
Una scena da The White Lotus 3 (fonte: Warner Bros. Discovery) – www.NewsCinema.it

Da non confondere con il turismo medico, questo tipo di business riesce a venderti qualsiasi esperienza di viaggio progettata per “aumentare il tuo benessere”, sia esso fisico, mentale o spirituale, e, un po’ ironicamente, riesce a farlo esaurendo anche il tuo conto in banca.

Chi avrebbe mai detto che “radicare” i piedi nella terra potesse richiedere un deposito con carta di credito? Queste esperienze di benessere fasullo possono assumere molte forme, dai campi di addestramento alla boxe sotto la guida di severi sergenti istruttori thailandesi, ai ritiri giapponesi per il bagno nella foresta, fino alle sessioni di yoga himalayano con la luna piena. Ti piacciono i cavalli? Probabilmente c’è un ranch proprio vicino a te. Ti piace la medicina delle piante? Il mercato è saturo di “sciamani”.

Nonostante tutto ciò, è anche un settore in forte crescita. Secondo il Global Wellness Institute 2024, il turismo del benessere è un settore che vale 651 miliardi di dollari e che è destinato a espandersi del 16,6% su base annua fino al 2027. Solo nel primo episodio della terza stagione di The White Lotus ci vengono presentati i concetti di “disintossicazione digitale”, di “menu della spa”, “mentori della salute” e di “gentleman’s facial”, qualsiasi cosa esso sia.

Inoltre, il turismo del benessere va spesso a braccetto con la spiritualità a scopo di lucro, in cui le religioni locali, in questo caso sia il buddismo che l’induismo, vengono semplificate e anch’essi vendute come esperienze ai ricchi turisti bianchi. La meditazione samsara diventa così “meditazione per la gestione dello stress”.

Una scena da The White Lotus 3 (fonte: Warner Bros. Discovery) - www.NewsCinema.it
Una scena da The White Lotus 3 (fonte: Warner Bros. Discovery) – www.NewsCinema.it

The White Lotus 3: i personaggi alle prese con la religione

Mike White non si sottrae certo ai sottotesti religiosi in questa stagione. L’esempio più estremo finora è la rigida dicotomia creatasi tra i fratelli Saxon (Patrick Schwarzenneger) e Piper Ratliff. Piper sembra essere infatti l’unico ospite pagante a essere sinceramente interessato a decostruire la ‘prigione’ della sua identità, trascorrendo la prima sera ad ascoltare gli insegnamenti di un monaco.

Al contrario, Saxon crede che il buddismo sia “per le persone che vogliono sopprimere la vita, che hanno paura, non si affezionano, non ci provano nemmeno”. Saxon, lo straordinario misogino della confraternita della finanza, crede che la felicità arrivi con il denaro, le belle donne e con il successo.

White riempie i suoi resort di gente oscenamente ricca, che crede che il proprio status socio-economico permetta loro di avere il pieno controllo sul loro destino. Sono i loro stessi dei, in un certo senso. Ma quello che vediamo stagione dopo stagione è che questo approccio alla vita centrato sul denaro spesso prevede che siano le brave persone a soccombere. Alcune esperienze di viaggio possono espandere le menti e allargare gli orizzonti, ma possono farlo sotto l’influenza più estrema del capitalismo? La risposta di The White Lotus è chiaramente negativa.

By Davide Sette

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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