Nella quinta stagione di X-Files c’è un episodio diviso in due parti diverse intitolate rispettivamente Christmas Carol e Emily.
Analisi di Christmas Carol ed Emily, due episodi dall’atmosfera prevalentemente natalizia presenti all’interno della quinta stagione di X-Files.
Con l’avvicinarsi del Natale i prodotti di intrattenimento adatti al momento più magico dell’anno da poter guardare da soli o in compagnia sono numerosissimi. Tra i tanti film e serie tv che ben si prestano a questo periodo potrebbe però rientrare a sorpresa anche X-Files, serie cult concentrata come noto quasi esclusivamente su fenomeni paranormali e teorie dell’occulto oltre che dalle classiche puntate che ruotano intorno al cosiddetto mostro della settimana.
X-Files: le puntate Christmas Carol ed Emily
X-Files
, serie lunghissima della durata di ben undici stagioni senza contare i due film aggiuntivi, presenta al suo interno anche due puntate se vogliamo natalizie. Si tratta per la precisione di Christmas Carol ed Emily, due episodi che fanno parte della quinta stagione dell’acclamato show (nello specifico il 6 e il 7).
In Christmas Carol l’agente speciale dell’FBI Dana Scully (Gillian Anderson) si reca a San Diego allo scopo di trascorrere il Natale con il fratello, con la cognata e con la madre in seguito alla tragica perdita della sorella Melissa avvenuta circa due anni prima. Una volta arrivata lì Dana riceve una misteriosa telefonata da una donna sconosciuta che le dice che qualcuno ha bisogno del suo aiuto. Giunta sul luogo da cui era provenuta la chiamata, Dana scopre che la donna della casa è morta lasciando dietro di sé non solo il marito ma anche una figlia adottiva di nome Emily.
Inizialmente Dana arriva a credere che Emily possa essere la figlia di Melissa per via dell’incredibile somiglianza tra le due, motivo per cui inizia ad interessarsi sempre di più al caso in questione. Si viene così a scoprire che Emily è coinvolta in una sorta di esperimento medico del quale il padre si rifiuta però di parlare. In seguito si scopre come l’uomo sia in realtà l’assassino di sua moglie, con quest’ultimo che muore poco dopo in galera. Dana inizia dunque ad attivarsi per adottare Emily, ma il tutto si complica ulteriormente quando le viene rivelato come la bambina non sia la figlia di Melissa ma la sua: Emily è stata concepita tramite il suo materiale genetico, rubatole al tempo del suo rapimento avvenuto nella seconda stagione.
Nella puntata Emily II l’agente Fox Mulder (David Duchovny) raggiunge la propria partner Dana Scully a San Diego allo scopo di aiutarla a far maggiore luce sulla vicenda. Si viene così a scoprire che il medico coinvolto negli esperimenti sulla bambina lavora con un gruppo di mutaforma alieni, con il materiale genetico delle tante donne rapite in passato che viene utilizzato allo scopo di creare altri bambini ibridi umani-alieni come Emily. Piuttosto che sottoporre la figlia alla manipolazione da parte di queste creature Dana decide di non somministrare più alla bambina la sostanza sintetica necessaria a mantenerla in vita. L’agente dell’FBI perde così tragicamente sua figlia non riuscendo nemmeno a seppellirne il corpo, che viene prontamente rubato dai membri della cospirazione.
La somiglianza con il film Scrooge del 1951
Per gli episodi Emily I ed Emily II Vince Gilligan, Frank Spotnitz e John Shiban hanno tratto ispirazione dal film del 1951 diretto da Brian Desmond Hurst Scrooge. La conversazione a telefono di Scully con il fantasma rappresenta una sorta di riferimento all’incontro di Ebenezer Scrooge con i fantasmi del passato, del presente e del futuro che hanno luogo nella storia ideata da Charles Dickens.
Il passato di Scully mostra la diretta interessata uccidere in maniera accidentale un coniglio, con la protagonista che nel Natale del 1976 riceve in regalo anche la sua caratteristica collana con croce. In entrambi gli eventi è presente anche la sorella Melissa. Altro flashback è quello che vede la stessa Melissa impersonare quasi i fantasmi del presente e del futuro, con quest’ultima che incoraggia Dana a proseguire la propria carriera all’interno dell’FBI.