Shadowhunters, il debole show tratto dalla saga fantasy di Cassandra Clare

Dopo il modesto successo dell’omonimo film diretto da Harald Zwart e interpretato da Lily Collins, Shadowhunters approda in tv con un cast totalmente rinnovato. Katherine McNamara è Clary Fray, una giovane studentessa della Brooklyn Academy of Art che assiste, durante il suo diciottesimo compleanno, ad un omicidio che nessuno, oltre lei, ha la capacità di vedere. A spiegarle l’evento soprannaturale ci pensa il misterioso e affascinante Jace (Dominic Sherwood), uno Shadowhunter che le rivela il compito per cui è nata: salvare gli esseri umani. Ma un ostacolo è dietro l’angolo. Valentine Morgenstern (Alan Van Sprang), l’uomo più ricercato dagli Shadowhunters, vuole ottenere a tutti i costi la Coppa Mortale, uno strumento che gli darà la possibilità di creare un esercito. Nel frattempo Clary dovrà imparare a utilizzare i suoi poteri per impedirgli di portare a termine il suo piano e salvare così sua madre, una ex Shadowhunter tenuta in ostaggio dagli alleati di Valentine. Tra demoni, stregoni, vampiri e altre creature leggendarie, Clary scoprirà come proteggere gli esseri umani dalle creature del male e accetterà il dono e la maledizione di essere una Shadowhunter.

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Come anticipato nell’introduzione, il film di Harald Zwart si è rivelato una delusione per gli amanti dei romanzi fantasy scritti da Cassandra Clare. Ecco perché, nonostante la Constantin Film avesse già annunciato la produzione dei sequel, la saga è naufragata miseramente. Ma se la magica storia di Clary Fray non ha funzionato al cinema, questo non vuol dire che non possa essere un successo in tv; e, a distanza di due anni dal mediocre film interpretato da Lily Collins, arriva in tredici episodi la serie tv di Shadowhunters che cambia il cast originale e riparte da zero ma non regala un risultato migliore. Il pilot di Shadowhunters, nonostante la meravigliosa introduzione sulle note di Monsters di Ruelle, naufraga miseramente per via di una serie di protagonisti che non bucano lo schermo e di una sceneggiatura troppo preoccupata di non spaventare per accattivarsi tutte le fasce del pubblico mondiale. La regia di MCG, l’autore dei due Charlie’s Angels con Cameron Diaz e di show come Chuck, The O.C. e Supernatural, è patinata e pop al punto giusto ma, senza uno script adeguato, purtroppo non rende la serie tv accattivante e matura come dovrebbe essere: Ero più spaventata dall’idea di uno show tv che da altri sequel cinematografici – ha rivelato l’autrice dei romanzi Cassandra ClareMi piaceva molto il cast del film, sia umanamente che artisticamente, ma credo che Shadowhunters sia una storia più adatta al mezzo televisivo che a quello cinematografico. La tv dà la chance agli autori di sviluppare la storia nel dettaglio, di analizzare il passato dei protagonisti e di rappresentare anche i personaggi minori. Sono molto curiosa di vedere che cosa penserà il pubblico mondiale di questo show. Effettivamente l’idea di portare una saga fantasy in tv è tanto efficace quanto brillante. C’è solo da sperare che, come è già successo per serie tv come Arrow, The 100 e Flash, Shadowhunters abbandoni la ridondanza e la semplicità del pilot per rappresentare degnamente una delle saghe young adult più amate di sempre.

La prima stagione di Shadowhunters è in onda su Netflix dal 13 gennaio 2016.

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