Shining, un film fantasma senza risposte

Ci sono alcuni film che hanno fatto la storia del cinema e perciò non moriranno mai. Il Mago di Oz, Casablanca, sono solo alcuni dei titoli così solidi nell’immaginario collettivo. Ormai quasi dimentichiamo la loro natura fittizia, non importa se siano verità o finzione, quello che conta è che una volta entrate nelle nostre vite, queste pellicole non sono mai finite nel dimenticatoio. Ciò che capita, però, e che attorno a questi prodotti filmici si creino inevitabilmente dei pettegolezzi, delle teorie, menzogne che finiscono per essere spacciate per vere. A dare esempio di questa riflessione c’è il film pilastro della settima arte: Shining. Il film di Kubrick è pieno di teorie che il pubblico riconosce come veritiere, anche se, in realtà, sono tutte assolutamente fasulle. Come facciamo a saperlo? L’ho ha detto il produttore esecutivo Jan Harlan, in un’intervista alla rivista The Hollywood Reporter in occasione del trentacinquesimo anniversario del cult del genere horror. Un sacco di storie sono state raccontate anche per screditare il capolavoro, ad esempio quella che sosteneva un significato nascosto nell’opera di Kubrick, quando, invece, lo stesso Harlan ha dichiarato che Shining è esattamente come lo vediamo.

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La gente tende a credere a quello che vuole. Tutti cercavano un senso nel film di Stanley, ma non c’era. Si tratta di un film fantasma. Fine della storia. Tutto si basa su un grande mistero. Quando, alla fine della pellicola, vediamo Jack Nicholson nella fotografia del 1923, non ci si può chiedere il motivo, perché nessuno possiede una risposta. Kubrick sosteneva che non si può spiegare qualcosa che non si capisce da soli.” Così ha spiegato il produttore esecutivo di Shining, che ha disilluso tutti coloro che da anni cercavano un senso a tante scene del film, quando, invece, si trattava solo di una storia horror molto efficace. Tra le teorie che hanno galleggiato per anni attorno alla pellicola, ce ne sono alcune che hanno avuto più adito di altre. Una parte della tradizione popolare, vede Shining come il mezzo utilizzato dal regista per accusare l’America di aver falsificato l’atterraggio sulla luna del 1969.

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Altri pensano ad una denuncia sul maltrattamento dei nativi americani, c’è anche chi parla del controllo mentale che la CIA avrebbe su alcuni soggetti. Tutti elementi che per molti sono simboleggiati in continuazione nel film. Tutte teorie che si sono create per la stessa mancanza di teorie. D’altronde, come lo stesso Kubrick aveva fatto notare a Jan Harlan, le vicende del Overlook Hotel sono così assurdi che l’unica spiegazione è che non c’è una spiegazione. Ciò che rende così spaventoso Shining è anche avere la consapevolezza che non sapremo il risultato logico della pellicola, ed è proprio questo che la rende divertente. Vi abbiamo fatto venire voglia di Kubrick? Allora vi segnaliamo che Shining è disponibile in Blu Ray e DVD, così da poter avere a portata di mano qualcosa che riesca a ispirare i vostri incubi. Se invece siete quasi ossessionati dalla camera 237, è in lavorazione un documentario che esplorerà tutte le teorie che abbiamo menzionato qui sopra.

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