Silvio Muccino presenta a Roma Le leggi del desiderio: “Ecco il mio grande show”

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É stato presentato questa mattina al cinema Adriano di Roma il nuovo film scritto e diretto da Silvio Muccino: Le leggi del desiderio. Interpretato da Silvio Muccino, Nicole Grimaudo, Carla Signoris e Maurizio Mattioli Le leggi del desiderio racconta la storia del carismatico trainer motivazionale Giovanni Canton (Silvio Muccino), considerato da alcuni un profeta e da altri un cialtrone. Deciso a convincere tutti delle sue abilità Canton organizza un concorso per la selezione di persone che verranno portate da lui in sei mesi al raggiungimento dei loro più sfrenati desideri. Ma il rapporto che si stabilirà tra il life coach e il terzetto produrrà effetti inaspettati nella vita di tutti loro. Potete trovare qui sotto le dichiarazioni rilasciate dal produttore Marco Belardi, dal vice-presidente di Medusa Giampaolo Letta, dal regista ed interprete Silvio Muccino e dagli altri interpreti Nicole Grimaudo, Carla Signoris e Maurizio Mattioli:

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Come siete arrivati a dirigere, produrre e distribuire Le leggi del desiderio?

Silvio Muccino: Stavo sviluppando una storia romantica ma mi mancava un radicamento con la realtà di oggi. Un giorno Carla Vangelista è venuta da me e mi ha detto di aver trovato il mio nuovo personaggio, il life coach. Così ho cercato su youtube e ho trovato Anthony Robbins e ho capito il ruolo del life coach. In un momento di smarrimento in cui molti non sanno come arrivare a fine mese i life coach si propongono come coloro che hanno la risposta.

Marco Belardi: Silvio mi è sempre piaciuto come regista. I suoi agenti mi hanno presentato la storia e mi sono innamorato subito del progetto e dell’incredibile energia e positività di Silvio.

Giampaolo Letta: Anche noi ci siamo fatti contagiare dalla grande energia di Silvio e abbiamo realizzato questo film con immenso piacere. Lo riteniamo un film ben riuscito. E proprio per questo abbiamo deciso di dargli una bella spinta promozionale facendolo uscire in 400 copie.

Chi è il life coach?

Silvio Muccino: Il fenomeno del life coach è americano e noi italiani da esterofili lo abbiamo importato. Alcuni sono famosi come Roberto Re ma ce ne sono tanti. Il coaching poi è diventato una moda assoluta che prescinde dal life. La gente ha bisogno che qualcuno gli indichi la strada. Un tempo li chiamavano sciamani, ora life coach.

Carla Signoris: Facciamo corsi per cucinare ma a volte quello che ci serve è proprio un corso per vivere.

Quale è il suo desiderio più grande?

Silvio Muccino: Il mio desiderio più grande è quello che sto vivendo in questo istante. L’idea di ritornare al cinema con un film in cui credo così tanto e circondato da talenti straordinari come i protagonisti di questa storia è un sogno che si avvera. Non ho mai fatto un film in cui non credevo. Dopo Un altro mondo sentivo il bisogno di cambiare e di tornare con una storia diversa, volevo giocare un po’. A volte bisogna aspettare la storia giusta e poi è sempre importante trovare il giusto compagno di squadra. E senza Belardi e Medusa non sarei mai riuscito a realizzare questo film.

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Come è stato lavorare in questo film?

Nicole Grimaudo: Ho vissuto su questo set una esperienza straordinaria e non ringrazierò mai Silvio abbastanza. É impossibile non amare la mia Matilde, un ruolo raro che si trasforma nel corso del film. La vita sul set era spettacolare, Silvio ci ha guidato tantissimo, mi sono veramente sentita triste quando sono finite le riprese. E poi ho sperimentato il mio lato comico e ho riscoperto la bellezza di recitare.

Maurizio Mattioli: Sono quaranta anni che faccio commedie. Ma forse questa è quella che va più sotto pelle. Una commedia che mi ha permesso di abbandonare la superficialità della battuta. E Silvio essendo anche un bravissimo attore mi ha dato ottime indicazioni su come interpretare il mio personaggio.

Carla Signoris: Su questo set mi sono sentita molto amata. Il film poi lancia un messaggio importante. L’importanza di amare noi stessi.

Luca Ward: Non ho mai fatto un ruolo comico ma sempre parti da cattivo. Quindi quando ho fatto il provino non ci credevo più di tanto. Ma quando Silvio mi ha chiamato dicendomi di credere veramente nel ruolo abbiamo fatto un secondo provino e il suo entusiasmo mi ha permesso di uscire dagli schemi classici dei miei vecchi personaggi.

Il life coach è più un cialtrone o un profeta?

Silvio Muccino: É ingiusto condannare persone che hanno qualcosa da dire ed è ingiusto farne un monumento. Tutto dipende da come ci rapportiamo ad esso.

Come sceglie i suoi ruoli?

Silvio Muccino: Scegliere è l’unico lusso che mi concedo. Scelgo ruoli in cui sento di poter fare qualcosa anche se non sempre capita il ruolo giusto. La scrittura poi è qualcosa di incredibilmente stimolante. Adoro farmi nutrire dal talento dei protagonisti. Amo tutto del set ma soprattutto amo i bravi attori perché quando gli attori sono bravi fanno brillare il film. Ed il mio obiettivo era realizzare un grande show. Volevo abbagliare il pubblico.

Il film ammicca a Cinquanta sfumature di grigio?

Silvio Muccino: L’idea di prendere il personaggio di Luciana e di andare a vedere il suo lato oscuro è stato fantastico. Cinquanta sfumature di grigio è sicuramente un fenomeno di costume molto divertente. Quindi si, l’ammiccamento c’è stato.

Quale è il messaggio di questo film?

Silvio Muccino: Dobbiamo accettare, capire e amare i nostri punti deboli. Le nostre imperfezioni rappresentano il nostro aspetto più bello.

Le leggi del desiderio verrà distribuito da Medusa in tutti i cinema italiani il 26 febbraio 2015.

By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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