Barbie e Ken fanno ogni tipo di lavoro, dai più strani ai più tradizionali. Io a Barbieland ho scelto il mio.
Mutevole come Barbieland ed eccentrico come i pattini di Ken, ha preso possesso delle sale italiane un film che è un pacchetto completo di cinema. Sto parlando di Barbie, il nuovo lavoro di Greta Gerwig che sta conquistando i botteghini di tutto il mondo, portando molta gente al cinema di ogni genere e età.
Divertente, profondo, magnetico per gli occhi, Barbie è il prodotto giusto per ogni tipo di spettatore. Intriso di sensibilità femminile evidenzia con sarcasmo e arguta ironia, concetti solidi di una società che cambia. Pensieri di morte, disturbi depressivi e cellulite si contrappongono a risate, frivolezza e ricerca ossessiva della perfezione.
Ken e Barbie a confronto
Il capitalismo è alla base di tutto, è ormai un filtro sociale che ci ha oscurato la capacità di vedere e che la coppia Gerwig/Baumbach ha voluto adattare al cinema partendo da un’icona mondiale come la bambola Mattel.
La scrittura infatti è ció che più mi stuzzicava e come volevasi dimostrare, riesce in maniera puntigliosa e pungente a strutturare una narrazione vivace che s’incastra nel contesto attuale senza smarrire la strada. Nessuna banalità o forzatura, il film è orientato a farsi comprendere da chiunque senza doversi addentrare in livelli di lettura ma puntando a concetti intuitivi.
Sa poi bilanciare femminile e maschile dedicando un angolo alla frustrazione di Ken che, tra canzoni e monologhi, può sfogarsi e maturare, trovando un’autonomia nel Barbie-Mondo.
Lavorare a Barbieland
Sequenze d’azione chiarissime in scenari caotici sono solo la punta di una piramide tecnica curatissima. Musiche, coreografie, miriadi di abiti e accessori, fino alle scenografie appositamente studiate per sapere di finto riflettendo il mondo plasticoso della fantasia infantile.
Tutti i Ken e le Barbie che popolano Barbieland fanno i lavori più disparati con passione ed entusiasmo. Amano quello che fanno, peccato che il più delle volte sia solo una questione di outfit: indossano abito e accessori giusti e si convincono di saper fare persino il medico, l’avvocato o il Presidente degli Stati Uniti.
Beh, io dopo aver visto il film devo dire che approvo la scelta di Ken by Ryan Gosling, e mi sento ispirato a intraprendere una carriera “da spiaggia”, come ho sottolineato con il mio post su Instagram che potete vedere qui sotto. E voi?
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Una bomba rosa ricca di citazioni
Tra modelli stereotipati, patriarcato e piedi piatti si delinea un’avventura vorticosa fatta di giochi grafici in stile cartoon e colori sgargianti, che mira a spostare la prospettiva da cui si guarda il mondo.
Citazioni smisurate infine, da 2001 a Troy fino a una finissima chicca da La La Land, arricchiscono performance esemplari capitanate da un Gosling che è dinamite pura!
Il primo blockbuster di Greta Gerwig dunque, è una bomba rosa che esplode di energia prima del concorrente Nolaniano e che proiettato verso incassi mastodontici, si siede comodo sul podio di questo 2023 cinematografico.