Southpaw, la recensione dell’emozionante film sulla boxe con Jake Gyllenhaal

Million Dollar Baby

, The Fighter e Warrior sono solo alcuni dei meravigliosi film che, nel corso degli ultimi dieci anni, hanno portato il mondo della boxe sul grande schermo. Un mondo caratterizzato da grandi sacrifici, inevitabile violenza e duri allenamenti che Antoine Fuqua, regista di classici del cinema action come Training Day e The Equalizer, racconta nell’attesissimo Southpaw. Interpretato da Jake Gyllenhaal, Forest Whitaker e Rachel McAdams, Southpaw segue la caduta e la conseguente ascesa di Billy Hope (Jake Gyllenhaal), un campione mondiale di boxe che ha tutto dalla vita. È sposato con la bellissima Maureen (Rachel McAdams), ha una casa da sogno ed uno stile di vita invidiabile. Ma una tragedia è in agguato. La morte improvvisa di Maureen porta Hope a perdere tutto quello che ha, compresa la custodia della figlia Leila (Oona Laurence). Anche se rialzarsi non sarà facile, Hope tornerà ad allenarsi con il burbero coach Tick Willis (Forest Whitaker) per riprendere in mano la sua carriera e ricongiungersi una volta per tutte con Leila

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Che sia il mondo dello spettacolo o della boxe il cinema americano ha messo innumerevoli volte in scena l’epopea di un uomo disposto a tutto per realizzare il suo sogno. Un sogno che, come l’happy ending vuole, porta il protagonista a vivere il fantomatico “American Dream”. Il caso di Southpaw è però in parte diverso. Per una volta il film inizia con un protagonista all’apice del successo che si trova improvvisamente a passare dalle stelle alle stalle; una scelta vincente che mostra allo spettatore quanto basti una tragica fatalità per perdere tutto in pochi secondi. L’importante non è infatti quanto sia facile perdere tutto, ma quanto sia difficile riconquistare ciò che si è perso. Una frase che esemplifica alla perfezione Southpaw, un’opera che segna per Fuqua un altro incredibile successo dopo l’ottimo The Equalizer. Se però lì l’anti-eroe aveva le fattezze di Denzel Washington, qui il protagonista è Jake Gyllenhaal che, dopo la sconcertante magrezza mostrata in Nightcrawler – Lo Sciacallo, ci regala un’altra sconvolgente trasformazione fisica diventando Billy Hope, campione dei pesi massimi leggeri di boxe. Una performance che conferma il talento dell’ex protagonista di Donnie Darko, divenuto ormai uno dei migliori interpreti della sua generazione. Ma non sono solo le ottime performances a caratterizzare Southpaw come un prodotto brillante, ma anche la regia di Fuqua che, dopo tanti film poco più che discreti come Bait, L’ultima alba, King Arthur, Shooter e Attacco al potere, pare aver finalmente trovato una dimensione autoriale più chiara. Fuqua è infatti un regista che ama intrattenere e Southpaw è un concentrato di azione che lascia però il giusto spazio alle emozioni. Aspetti vincenti che, uniti ad una colonna sonora da urlo, a delle riprese mozzafiato e ad un ritmo a dir poco entusiasmante, rendono Southpaw il film perfetto per inaugurare la nuova stagione cinematografica.

Southpaw verrà distribuito da O1 Distribution in tutti i cinema italiani il 2 settembre 2015.

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By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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